Ci vorrebbe un gran sussulto di laicità e di umanità: sospendere il dispendioso, pirotecnico, inutile Giubileo gesuita di uno Stato estero, il Vaticano, lungo un anno e indetto senza alcuna informativa e relativo accordo con un altro Stato, la Repubblica italiana laica, che dovrebbe, oltre che ospitarlo, in una Capitale messa in ginocchio da scandali senza fine e organizzazion malavitose, anche finanziarlo.
E’ certo che il sussulto di laicità e di umanità non ci sarà e che il devoto e reverente Governo italiano, cancellando la Repubblica faticosamente costruita nel lontano ’48, non solo ospiterà nella moribonda Capitale il Giubileo del primo Papa della potente Compagnia di Gesù, ma è pronto a elargire 200 milioni di euro dei suoi tartassati contribuenti, credenti e non credenti.
Ora c’è ancora più bisogno del Giubileo si è affrettato a dire, anzi a ordinare, il portavoce della Santa Sede, Padre Lombardi, alla luce della carneficina francese, 128 persone barbaramente uccise dal fantomatico fondamentalismo islamico armato, usato all’occorrenza. E a ruota il Santo Padre gesuita, commosso e addolorato ha chiosato: Non capisco. Queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. No, gli esseri umani non sono questi…
A cosa serve il Giubileo, in questo tempestoso frangente storico, se non a alimentare la tremenda spirale di violenza connessa alla supremazia di una religione sull’altra, quale corollario di un Nuovo Ordine Mondiale in fieri diretto da lobby finanziarie e farneticanti logge massoniche, inneggianti alla divinità egizia Iside, ossia Isis? E dove sta scritto che a dominare il mondo debba essere la religione cattolica o quella islamica o buddista e non invece, l’opposto di ogni religione che è e deve restare fatto privato, ossia la laicità degli Stati e delle istituzioni?
Quanto accaduto a Parigi, dopo gli attentati del 7 gennaio scorso a Charlie Hebdo, è il frutto marcio del disumano e folle fondamentalismo religioso, che offusca e disintegra, ovunque s’annidi, la mente e il pensiero e che sarebbe ora di chiamare pazzia lucida e fredda: il Vaticano non puo’ cavarsela con un facile bisogna andare avanti.
Fatica sprecata attendersi il sussulto di laicità e di umanità dalla mediocre classe politica genuflessa ai piedi di Papa Francesco: la Santa Sede faccia, se lo ritiene così opportuno, il suo Giubileo dove e come vuole, ma nel suo territorio e a sue spese, senza intralciare e compromettere la vita di milioni di persone, fermo restando che la migliore e più efficace misura di sicurezza sarebbe sospendere sine die il Giubileo e rinviarlo ad meliora tempora.