L’impasse finanziaria degli ultimi anni spinge sempre più persone a trasferirsi oltre confine e quindi ad aprire un conto corrente all’estero. In altri casi si sceglie di farlo, perché aprire un conto corrente all’estero è più conveniente, soprattutto in paesi come la Svizzera e l’Inghilterra in cui il regime fiscale è più leggero che nel Belpaese. Ogni cittadino di uno Stato membro della UE ha diritto ad aprire un conto corrente all’estero in quanto l’ operazione è legale a tutti gli effetti. Il procedimento è molto semplice. Vediamo quali sono i passi da compiere per aprire un conto corrente estero e quali i documenti da allegare alla domanda.
Aprire conto corrente all’ estero, i documenti utili
Innanzitutto bisogna assicurarsi di disporre di tutti i documenti richiesti dalla banca estera:
- Documento di identità valido in tutta la zona UE
- Informazioni relative all’istituto bancario di provenienza e codice IBAN
- Riquadro RW della dichiarazione dei redditi da compilare (in questa guida le indicazioni per la compilazione del riquadro)
Informazioni utili per aprire un conto corrente all’ estero
È importante informarsi sulle norme vigenti nel Paese in cui viene aperto il conto corrente. In non pochi Stati, come ad esempio la Svizzera, vigono norme molto severe sulla privacy e sulla riservatezza dei dati del cliente, per altri Paesi come la Spagna invece – che costituiscono la maggioranza degli Stati -è fondamentale ricevere dal Paese di provenienza ogni dettaglio in ambito fiscale.
Sono ormai molti gli Stati della UE che permettono di svolgere l’intera procedura online, circostanza che consente un notevole risparmio di tempo e anche di denaro. Soltanto in pochi casi è necessaria la presenza fisica in sede. L’Olanda ad esempio concede l’opportunità di aprire il conto online, svolgendo tutta la procedura virtualmente e ricevendo il contratto direttamente al proprio indirizzo di residenza.
Al momento della presentazione della domanda di apertura del conto corrente, bisognerà comunicare alla banca la posizione del conto corrente di provenienza, i dati sullo storico in ambito finanziario e le ragioni che hanno indotto all’apertura di un conto corrente in un Paese diverso da quello di origine.
La tassazione sui conti correnti all’ estero
Quanto alla tassazione dei conti correnti all’estero, esistono due possibilità che prevedono il pagamento di un bollo di Stato pari a 34 euro l’anno. Queste consistono nell’applicazione di:
– Eurotrattenuta
– Ritenuta del Paese in cui è stato aperto il conto corrente
Il primo caso consiste in un’aliquota del 35% sugli interessi. Nel secondo caso si aggiunge alla ritenuta considerata un’aliquota del 20% applicata dal Fisco italiano. In Unione Europea vige una convenzione che permette di evitare tale possibilità.