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Chi vincerà (e chi perderà) alla Conferenza di Parigi sul clima

Qual è il prezzo del cambiamento climatico? Per rispondere a questa domanda il BlackRock Investment Insight, istituto interno a BlackRock, ha stilato per la prima volta un report dal titolo “The Price of Climate Change. Global Warming’s impact on portfolios”, ovvero un documento che analizza nel dettaglio i cambiamenti climatici da un punto di vista di impatto economico-finanziario, guardando soprattutto al portafoglio di investimento e a come si riduce il rischio climatico di un portafoglio. Ecco i consigli del fondo di investimenti americano in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite che si tiene a Parigi.

I RISCHI CONNESSI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Secondo il report di BlackRock Investment Insight, i rischi connessi al cambiamento climatico sono una questione rilevante per gli investimenti. Ecco perché: “Definendo precisi obiettivi per ridurre le emissioni di gas serra, i governi aprono le porte a un cambiamento politico che potrebbe ripercuotersi su tutti i settori dell’economia. I rischi normativi che ne derivano stanno diventando i principali driver del rendimento”.

COME MITIGARLI

Tra le conclusioni del rapporto è segnalata l’esigenza di mitigare i rischi legati al cambiamento climatico nei portafogli di investimento. “Gli investitori a lungo termine si preoccupano per l’eventualità di perdite di capitale estreme e/o per gli asset “arenati” (posizioni che devono essere svalutate prima che si esaurisca la loro durata residua attesa).

IL RUOLO DELLE COMPAGNIE ASSICURATIVE GLOBALI

BlackRock segnala il ruolo guida che le compagnie assicurative globali hanno avuto nell’attribuire un prezzo ai rischi di disastri naturali: “Dopo la terribile tempesta del 1992 (l’uragano Andrew), che quasi annientò il settore assicurativo, la politica di sottoscrizione dei rischi è stata rivoluzionata attraverso l’afflusso di capitali, l’uso dei Big Data e l’aumento dei requisiti patrimoniali. Forse gli altri settori dovranno recuperare il tempo perduto”, si legge nel report.

FATTORI AMBIENTALI, SOCIALI E DI GOVERNANCE

Il documento si concentra poi sul come gli asset owner possano promuovere la sostenibilità attraverso un focus sui fattori ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social and Governance – ESG). “Non è solo questione di salvare il pianeta o mettersi a posto la coscienza. L’eccellenza in ambito ESG è sinonimo di qualità operativa e gestionale, indica la capacità di reagire all’evoluzione dei trend di mercato e di affrontare con flessibilità il rischio normativo con l’aiuto di collaboratori più coinvolti e produttivi”, commentano dall’Istituto aggiungendo che disinvestire dalle società che non tutelano il clima può essere un’opzione, ma è pur vero che le aziende più inquinanti sono maggiormente in grado di migliorare”. Che fare? “Il coinvolgimento con il management delle società può contribuire a un cambiamento positivo, soprattutto nel caso dei grandi investitori istituzionali con un orizzonte di lungo periodo”, è una delle conclusioni del rapporto sui cambiamenti climatici.

IL FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ

“Il focus sulla sostenibilità produce enormi quantità di nuovi dati utilizzabili per misurare i rischi ambientali fisici e normativi, ricercare opportunità di alpha o rispecchiare i valori sociali a livello di portafoglio”, osserva il fondo di investimento. “Per esempio possiamo analizzare l’intensità di carbonio del portafoglio di obbligazioni societarie di una compagnia assicurativa o approfondire le ricerche che collegano una maggiore efficienza del carbonio alla sovraperformance azionaria”, si legge nel report.

IL PREZZO DELLE EMISSIONI

Gli investitori possono limitare l’esposizione al carbonio dei propri portafogli e indirizzare i capitali verso progetti per la riduzione delle emissioni. “Riteniamo che attribuire un prezzo alle emissioni di carbonio sia essenziale per determinare il valore dei settori a uso intensivo di energia. Tuttavia i prezzi del carbonio dipendono perlopiù dalla politica, e attualmente non sono previsti molti incentivi per spingere gli emettitori ad azioni palliative e i consumatori ad abbandonare i combustibili fossili”, spiega il BlackRock Investment Insight.

VINCITORI E VINTI

Chi vince e chi perde? “Gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico produrranno vincitori e vinti, ma forse non saranno sempre quelli più ovvi”, dicono dal fondo di investimento specificando che “il settore petrolifero e i paesi esportatori di petrolio potrebbero sembrare perdenti, tuttavia gli operatori a basso costo dovrebbero farcela perché probabilmente il processo di decarbonizzazione sarà graduale. Tra gli asset che possono beneficiare di una transizione verso un’economia a bassa intensità di carbonio vi sono i titoli azionari e obbligazionari relativi alle infrastrutture rinnovabili. Favoriamo inoltre selezionate società specializzate nell’efficienza energetica e nelle tecnologie pulite”.

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