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Lisa e Cygnus, tutti i successi per lo spazio italiano

Venti a sfavore, finestre di lancio saltate e vari rinvii ma alla fine ce l’hanno fatta. Alle 5.04 del 3 dicembre il primo, e alle 22.44 del 6 dicembre il secondo, sono finalmente riusciti i lanci di Lisa Pathfinder e di Cygnus.

GIORNI IMPORTANTI PER LO SPAZIO ITALIANO

“Pochi giorni fa da Kourou abbiamo assistito al sesto, perfetto, lancio del vettore Vega per mettere in orbita Lisa Pathfinder. Adesso è finalmente partito con un razzo Atlas V da Cape Canaveral il Cygnus”, ha commentato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston. “Nel primo caso – ha sottolineato Battiston – un vettore voluto dal nostro Paese e costruito in gran parte in Italia e dall’Italia; nel secondo caso un cargo per la Iss costruito da Thales Alenia Space Italia a Torino, con bordo la Portable On-Board Printer progettata e realizzata in Italia”. “Tutto questo – ha concluso il presidente dell’Asi – è frutto di grandi capacità di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico, sostenute da un patrimonio industriale incomparabile. Due lanci importantissimi per l’Italia, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro”.

LISA VS EINSTEIN

Lisa, la sonda realizzata dall’Agenzia spaziale europea con il contributo dell’Asi, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Università di Trento, ha un compito: aprire la strada alla costruzione di un vero e proprio osservatorio spaziale delle onde gravitazionali che dovrebbe essere pienamente compiuto entro il 2034 con il lancio della missione e-Lisa. Le onde gravitazionali sono increspature nel tessuto dello spazio-tempo, previsto un secolo fa da Albert Einstein con la teoria generale della relatività, pubblicata il 2 dicembre 1915. A un secolo esatto di distanza, i risultati teorici di Einstein sono ancora impressionanti e la sonda intende confermare con prove sperimentali nello spazio l’esistenza di onde gravitazionali validando le tecnologie necessarie in un ambiente che non può essere riprodotto in alcun laboratorio sulla Terra.

LE INDUSTRIE ITALIANE A BORDO

Nella missione Lisa Pathfinder le società del nostro Paese hanno giocato un ruolo primario: in primis Elv, responsabile dello sviluppo del lanciatore Vega nel suo complesso, Avio dello sviluppo e realizzazione dei quattro stadi, tre a propellente solido e l’Avum a propellente liquido e Vitrociset, responsabile della realizzazione del segmento di terra, dalla torre di lancio al banco di integrazione e test. Al programma hanno partecipato anche Telespazio, che supporta i servizi di lancio da Kourou e fornisce sistemi software sia per il lanciatore sia per il centro di controllo e Selex Es, che fornendo il sistema di propulsione a gas freddo consentirà all’Esa di controllare l’orientamento e la posizione nello spazio della sonda. Infine Thales Alenia Space ha sviluppato il trasponditore per Telemetria, Traiettografia e Comando in banda X, che agirà come unica interfaccia tra il satellite e la stazione di terra.

POKER PER CYGNUS

Quarto tentativo, quattro giorni dal lancio di Lisa Pathfinder, quarto cargo della serie. Dopo tre rinvii imposti dalle condizioni meteo sfavorevoli è finalmente cominciato anche il viaggio della “CRS4”, la navetta numero quattro della classe Cygnus verso la Stazione Spaziale Internazionale.
A bordo, oltre tre tonnellate di carico tra equipaggiamenti scientifici, materiale per le “passeggiate spaziali” e rifornimenti. E, naturalmente, anche esperimenti. Tra questi, la Portable On-Board Printer progettata e realizzata in Italia: una stampante che sperimenterà la tecnologia 3D printing in assenza di gravità. L’obiettivo è creare pezzi di ricambio e strumenti di lavoro direttamente nello spazio, riducendo così il costo delle future missioni spaziali. Nel caso del cargo Cygnus, l’Italia partecipa con la costruzione del modulo di trasporto, realizzato dalla Thales Alenia Space nello stabilimento di Torino, e con la realizzazione della stampante 3D grazie alla collaborazione tra Altran Italia, Thales Alenia Space e Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). Il modulo di servizio, che ospita il sistema di propulsione, è invece sviluppato dalla Orbital Atk. Quest’ultima, insieme a Thales Alenia, attende con impazienza la decisione della Nasa che entro gennaio annuncerà se saranno ancora loro tra i prescelti per la seconda fase del contratto di approvvigionamento della Iss che coprirà dal 2018 al 2024.

UN MOTIVO IN PIÙ PER FESTEGGIARE

Non c’è due senza tre: un’altra occasione per celebrare lo spazio italiano arriva il prossimo 11 dicembre quando la rivista Airpress festeggerà i 50 anni dalla fondazione con un appuntamento speciale dedicato all’aerospazio. L’evento dal titolo “Italia, Missione Aerospazio” si terrà alle ore 9.45 presso il Tempio di Adriano a Roma. Interverranno il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, l’ad di Finmeccanica Mauro Moretti, il presidente dell’Asi Roberto Battiston, l’ad di Thales Alenia Space Italia Donato Amoroso, l’ad di Telespazio Luigi Pasquali, il Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare Pasquale Preziosa e l’Astronauta Esa e Capitano dell’AM Samantha Cristoforetti.



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