Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

“Presepe Vivente” di Casole d’Elsa: un suggestivo ritorno al passato

Pensiamo di trovarci a Betlemme, in Terra Santa. Invece siamo a Casole d’Elsa, in provincia di Siena, dove oggi si è svolta la prima rappresentazione del “Presepe Vivente” che ha ricevuto negli anni passati premi nazionali ed internazionali come miglior presepe vivente d’Italia.

La manifestazione, promossa dall’associazione “CasolEventi” con il patrocinio dell’amministrazione comunale, è nata negli anni novanta grazie ad un’idea del parroco Don Paolo Montagnani. Il sacerdote, dopo avere ritrovato alcuni oggetti di una vecchia processione che veniva fatta nel paese prima della seconda guerra mondiale, propose di ripristinarla coinvolgendo tutti gli abitanti di Casole. Il grande successo dell’evento ha spinto un piccolo gruppo di persone a dare vita al “Presepe Vivente”.

Da allora viene organizzato con cadenza biennale durante le vacanze di Natale, nel pomeriggio, dalle ore 15 alle 19. Le date sono il 26 e 27 Dicembre e poi il 1, 3 e 6 Gennaio in attesa dei Re Magi sui cammelli.

Oltre 300 figuranti, luci, odori, musiche di sottofondo, addobbi di juta, canne e foglie per nascondere le cose moderne e, soprattutto, un intero paese mobilitato per la buona riuscita della cerimonia, rendono questo “Presepe”, ulteriormente migliorato e arricchito di novità rispetto all’edizione precedente, un’esperienza veramente imperdibile.

Non si capisce dove finisce la realtà e dove comincia la finzione. L’eccellente ricostruzione storica, tramite la cura dei minimi dettagli, dai costumi ai cibi, dai mestieri agli animali, trasporta il visitatore in una dimensione reale e allo stesso tempo incantata.

Le comparse sono anche attori perché ognuno di loro recita una parte in base al ruolo ricoperto. Le donne mercanteggiano nella vendita del sale, gli uomini urlano nel castello di Erode quando vendono gli schiavi, i bambini nel caravanserraglio portano i capretti. E così va in scena una sorta di “piccolo teatro” dentro al grande teatro della nascita di Gesù.

 

 

×

Iscriviti alla newsletter