Più le spara grosse, specie contro i musulmani, più sale nei sondaggi, almeno finora: Donald Trump continua a guidare, nelle intenzioni di voto, la corsa tra i candidati repubblicani per la nomination alla Casa Bianca. Secondo l’ultimo rilevamento New York Times/Cbs, il magnate dell’immobiliare ha addirittura il 35% delle preferenze e doppia il secondo, il senatore del Texas Ted Cruz al 16% (Cruz ha comunque quadruplicato il sostegno rispetto a ottobre).
Seguono l’ex neurochirurgo Ben Carson, sceso però al 13%, e il senatore della Florida Marco Rubio al 9%. Tutti gli altri candidati, compreso Jeb Bush, sono sotto il 4%. Il sondaggio è stato effettuato tra il 4 e l’8 dicembre, prima quindi delle contestatissime proposte di Trump di chiudere Internet e impedire l’accesso negli Usa ai musulmani, che hanno innescato vive reazioni in patria e all’estero.
Nello Iowa, lo Stato che il 1° febbraio aprirà con le assemblee di partito la stagione delle primarie, un sondaggio fatto in settimana dà per la prima volta Cruz in testa davanti allo showman populista.
Un quarto degli elettori repubblicani si dice eccitato e oltre il 41% ottimista per il possibile approdo di Trump alla Casa Bianca. Un terzo dei simpatizzanti repubblicani esprime invece preoccupazione o paura per questa eventualità. Una percentuale che supera i due terzi sull’insieme dell’elettorato.
Secondo un sondaggio MsNbc, Telemundo e Marist, in un match per la presidenza, la probabile candidata democratica Hillary Clinton batterebbe qualunque rivale in campo repubblicano: oggi, le terrebbe testa solo Ben Carson, l’unico nero del lotto repubblicano, che la segue di un punto appena (47% a 48%); Rubio perderebbe 45% a 48%; Bush di 4 punti, Cruz di 7 e Trump addirittura di 11, 41% a 52%. Più l’avversario repubblicano è su posizioni populiste e qualunquiste, più agevole sarebbe il successo di Hillary Clinton.
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