Raramente mi capita di rimanere senza parole. Eppure con Alessandra Celletti è sempre così. C’è della magia in lei: il suo talento, la sua arte, la sua creatività sono gli ingredienti che la definiscono, insieme a una profonda umiltà e al suo essere semplicemente amabile. Una professionista che ama volare e far volare con la sua musica, ma che ha i piedi ben piantati a terra. Originale in ogni sua interpretazione e nel modo in cui intende raggiungere le persone.
Ho conosciuto Alessandra ormai nel lontano 2008 quando per la prima volta, al BlueNote di Milano, la vidi suonare. Era un tutt’uno con il suo pianoforte. Era un opera d’arte che creava arte. Siamo rimasti in contatto per tanto tempo e le avevo sempre detto che avrei desiderato incontrarla di nuovo, magari a Berlino, questa capitale magica e unica al mondo per la sua storia e per le sue contraddizioni.
Non credevo ci sarei riuscito, ma con Alessandra tutto è possibile. Alla fine ce l’abbiamo fatta ed è stato un successo. Grazie anche all’appoggio della libreria italiana a Berlino, Mondolibro, con cui abbiamo realizzato già numerose iniziative e grazie agli sponsor come Case a Berlino e InSistema. Per l’occasione anche alcuni dei principali giornali online in lingua italiana della capitale hanno intervistato Alessandra Celletti e aiutato nel diffondere la notizia: Berlino Magazine e Il Nuovo Berlinese. Sembra che una intera comunità si sia mobilitata. E ha partecipato.
Il concerto è stato ospitato nella Martin-Luther-Kirche, una chiesa evangelica che attraverso la musica, l’arte, le mostre, crea momenti di incontro, in sostanza crea comunità e raccoglie fondi per realizzare progetti sociali di valorizzazione del quartiere e di sostegno a persone in difficoltà. La chiesa ha oltre duecento anni e si trova nel quartiere Neukölln di Berlino. La felicità che ho letto sui volti dei tanti presenti mi ha riempito il cuore perché la condivisione, anche di momenti come questo, è fondamentale.
La magia che si è creata nella sala è stata unica. Un pianoforte, Alessandra con alle spalle delle candele accese e la sua arte. Un pubblico entusiasta ed estremamente rispettoso. Nell’ascoltare quelle note meravigliose erano tutti ordinati, attenti, impegnati a cogliere ogni sfumatura di suono e movimento. Li ho osservati e tanti avevano gli occhi chiusi, abbandonati completamente in quella musica. Altri guardavano in alto e altri ancora sembravano voler inseguire il ritmo e le melodie con il movimento del corpo. Ho visto, oggi come all’epoca, la bellezza della musica e la capacità, unica, di Alessandra Celletti di farci volare, diventare leggeri come piume e di lasciarci trasportare dalle sue musiche, dalle sue composizioni.
Per il pubblico berlinese Alessandra Celletti ha suonato diverse opere di Satie, Glass ed Eno/Roedelius. Poi tanti dei suoi capolavori, da “Chi mi darà le ali” a “I descend to you You ascend to me”. Perle musicali di album come “Above the Sky”, “The Golden Fly” e “Crazy Girl Blue”.
La comunità italiana e quella tedesca si sono incontrate e hanno condiviso un momento di grande valore artistico e musicale. Berlino ha incontrato la magia, l’originalità e il talento di Alessandra Celletti e per questo sono molto felice ed orgoglioso.
Di seguito alcune foto della serata scattate da Chiara Mazzocchi.