Il Presidente del Consiglio ha detto che l’obiettivo per il 2016 è far ripartire il settore immobiliare, che considera «fondamentale». Non possiamo che sottoscrivere. L’errore compiuto a partire dalla manovra Monti di fine 2011 è stato proprio quello di non comprendere l’importanza del comparto immobiliare, soprattutto in Italia, e la sua formidabile capacità di generare sviluppo, crescita e occupazione.
La legge di stabilità appena approvata – con le misure su prima casa, abitazioni affittate, interventi di ristrutturazione e risparmio energetico – inizia a porre rimedio alle scelte sbagliate degli ultimi quattro anni. Bisogna proseguire su questa strada, per cogliere appieno le opportunità di rilancio dell’economia garantite dall’immobiliare. Al primo punto dell’agenda del Governo per il 2016 proponiamo un intervento di detassazione sugli immobili affittati come negozi o uffici, che hanno perso qualsiasi redditività a causa di un’imposizione che – fra Irpef, Imu e Tasi – arriva anche all’80 per cento. Servirebbe ad aiutare il commercio e a riqualificare tante città deturpate da locali su strada vuoti.