Plaudiamo all’indicazione data ieri da Silvio Berlusconi ai parlamentari di Forza Italia di votare no al DdL Cirinnà sulle unioni civili, che equipara le unioni gay al matrimonio e introduce la pratica della maternità surrogata con tutte le implicazioni di natura morale e sociali conseguenti. Ci auguriamo che analogo comportamento venga assunto dai parlamentari di Area Popolare che sostengono il governo e da quelli di cultura e fede cattolica presenti nel PD.
Più scettici e prudenti sull’ennesima indicazione del Cavaliere sui due super candidati pronti a essere estratti dal cilindro del prestigiatore per i comuni di Roma e di Milano. A Milano da tempo Corrado Passera ha avanzato la sua candidatura, così come dalla base è emersa e sta assumendo sempre maggiore consistenza quella del giovane avvocato Nicolò Mardegan, presidente della Lista NOI x Milano, il quale ha sottoscritto il patto di Orvieto con cui ci proponiamo di ricomporre l’area cattolico popolare, liberale e riformista alternativa al trasformismo socialista renziano, al populismo grillino e alla sinistra post comunista.
Non crediamo nella funzione maieutica del Cavaliere, anche se consideriamo indispensabile il suo apporto e quello degli amici di Forza Italia a sostegno di un programma, di una lista e di un candidato alternativi al renziano di Giuseppe Sala a Milano. Il candidato, tuttavia, come continuiamo a insistere da tempo, o si concorda tra tutte le componenti presenti, quelle del Patto di Orvieto unite Insieme per l’Alternativa comprese, o, in caso di disaccordo, si proceda alla scelta attraverso le “cittadinarie” degli elettori da svolgersi con regole certe e condivise come quelle che proponemmo a suo tempo per la città di Venezia.
Una cosa è certa: senza l’unità di tutte le componenti alternative al renzismo e al grillismo, come ci ricordava il compianto Franco Evangelisti al tempo della DC, parafrasando il vecchio Sindaco di Roma Ernesto Nathan: ”Nun c’è trippa pe’ gatti”….