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Così Eurispes di Fara racconta la passione degli italiani per Papa Francesco

Papa Francesco contribuirà a rilanciare l'”identità latina e cristiana dell’Europa”. E’ quanto si legge tra l’altro nel “Rapporto Italia 2016” dell’Eurispes, l’indagine che ogni anno fotografa la situazione politica, sociale e culturale del nostro Paese (cfr. Eurispes, 28° Rapporto Italia. Percorsi di ricerca nella società italiana, Minerva Edizioni, Bologna 2016, pp. 975, € 55), presentato ieri a Roma, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale.

LA RELAZIONE DEL PROF. FARA

La relazione d’insieme sul Rapporto è stata esposta dal presidente dell’Istituto Gian Maria Fara, il quale ha esordito individuando quelli che appaiono secondo la ricerca i due principali “amplificatori” dell’attuale crisi: «La Burocrazia e il Fisco, che sono il vero gancio che trattiene l’Italia». Da questo “Grande Fardello” deriva «un freno alla fuoriuscita del Paese dalla crisi che lo attanaglia e alla ripresa di un’economia che potrebbe contare sull’enorme potenzialità della quale dispone ancora l’Italia. Una potenza inespressa, imbrigliata e condizionata da un sistema di regole e vincoli soffocanti».

Secondo il presidente dell’Eurispes, «l’incredibile incremento della produzione legislativa necessaria a regolare la nuova complessità sociale ed economica, ha trasformato la burocrazia da esecutore prima in attore, poi in protagonista, poi ancora in casta e, infine, in vero e proprio potere al pari, se non al di sopra, di quello politico, economico, giudiziario, legislativo, esecutivo, dell’informazione». La burocrazia pubblica, secondo Fara, ingloba in sé il momento progettuale (la preparazione di leggi, misure, regolamenti), organizza i percorsi di approvazione, di emanazione e di applicazione, determina sanzioni, gestisce e distribuisce le risorse, non ha bisogno della politica se non come simulacro, come involucro che serve a salvare la forma.

«Questo progressivo allargamento del ruolo della burocrazia – ha affermato Fara – non può essere attribuito solo alla sua “volontà di potenza” o ad un innato moto riproduttivo. Esso è piuttosto la conseguenza della perdita di ruolo e di credibilità della politica e della sua capacità di rispondere ai cambiamenti sociali e culturali, alle sfide economiche, alla complessità e alla globalizzazione».

LE FRAGILITA’/SOLIDITA’ DEL PAESE

Una parte del Rapporto è quella dedicata a “Fragilità/Solidità” del Paese (pp. 259-394) nella quale, fra l’altro, si tratta di un argomento originale: “Intelligence live, gli 007 dialogano con i giovani nelle Università italiane“. Nel contributo si rende conto del grande sforzo di rinnovamento, divulgazione e trasparenza nel quale sono impegnati, soprattutto negli ultimi anni, i vertici dei nostri “Servizi segreti” nazionali.

L’EURO-DELUSIONE DEGLI ITALIANI

Anche quest’ultimo Rapporto Italia segnala un notevole incremento di quanti non vedono più nell’introduzione dell’Euro una “benedizione” per l’Italia. Rileva al proposito il presidente dell’Eurispes: «Quella che si registra è una sostanziale delusione delle aspettative che erano maturate nel corso degli anni, procurata soprattutto dalla mancanza di una effettiva integrazione, dalla crisi economica che l’Unione stessa non sembra in grado di governare e dall’evidente strapotere degli interessi di alcuni paesi sugli altri».

IL SONDAGGIO SU PAPA FRANCESCO

Nel clima di generale sfiducia, però, le Forze dell’ordine e quelle Armate continuano ad essere un punto di riferimento per gli italiani. Così come la Chiesa di Papa Francesco, come si rileva in un’altra parte del Rapporto Eurispes, intitolata “Religiosità/Secolarizzazione” (pp. 803-950). Si dà conto, attraverso un accurato sondaggio, dell’appeal negli Italiani di un Pontefice che ha rivoluzionato la testimonianza e le modalità di comunicazione della Fede, e che può contribuire a rilanciare, ha concluso la sua relazione Fara, quell’«identità latina e cristiana dell’Europa» che potrebbe essere anche una delle più efficaci risposte, per il Paese, alla crisi.


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