Dopo quelle organizzate in Turchia (ottobre 2015) e Giappone (novembre 2015), dal 10 al 13 gennaio hanno preso il via da New York le tappe statunitensi del Global Roadshow “Invest in Italy”, organizzato dall’ICE su impulso del Ministero dello Sviluppo Economico.
LA TAPPA NEWYORKESE
Nel corso della tappa newyorkese, il Vice Ministro Carlo Calenda, il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Claudio Costamagna e il Presidente dell’Agenzia ICE Riccardo Monti hanno incontrato circa 30 potenziali investitori tra fondi d’investimento e investitori privati. Il workshop realizzato in collaborazione con Bloomberg (“Italy Now: Investment, Opportunity, Impact”) ha visto alternarsi al tavolo dei relatori l’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Claudio Bisogniero. Nella stessa occasione è stata approfondita la definizione di un Memorandum of Understanding tra General Electric Avio e Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Piemonte, Regione Campania e Regione Puglia, con il quale General Electric Avio intende studiare opportunità di investimento in attività di ricerca e sviluppo e di produzione nelle tre Regioni italiane per complessivi 200 milioni di euro circa.
HEALTHCARE: ITALY ON THE MOVE
Il 12 gennaio la delegazione si è spostata a San Francisco per prendere parte alla seconda tappa del roadshow dove si è svolta la conferenza dal titolo “Healthcare: Italy on the move”, realizzata in concomitanza con la JP Morgan Annual Healthcare Conference, l’incontro internazionale dedicato al settore delle biotecnologie e Life Science. “Le imprese farmaceutiche – ha affermato a margine dell’evento Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria – sono uno dei punti di forza del Paese. Aziende a capitale estero fortemente radicate sul territorio e aziende a capitale italiano fortemente internazionalizzate sono i due motori propulsori del settore. Che nel 2015 hanno realizzato una produzione in Italia superiore ai 30 miliardi di euro, per oltre il 70% destinata all’export”.
I RISULTATI DEL SETTORE
Secondo un’indagine Istat sulle imprese a capitale estero la farmaceutica è il primo settore in Italia per valore di export e investimenti (produzione e Ricerca): 16 miliardi, il 17% del totale manifatturiero. Le imprese farmaceutiche esportano oltre il 90% della loro produzione, una quota quasi doppia rispetto alla media manifatturiera (48%) a dimostrazione che per la farmaceutica l’Italia è un hub produttivo più che un mercato. La farmaceutica, inoltre, è prima per produttività delle imprese estere, +66% rispetto alla media, ed è nettamente superiore alla media delle altre imprese manifatturiere a capitale estero per quanto riguarda investimenti per addetto (+27%) e R&D per addetto (+80%).
Guardando invece le imprese a capitale italiano, secondo lo studio dell’Istat la farmaceutica ha una quota di vendite estere del 63% del fatturato totale, molto superiore rispetto alla media (48%). Tra le imprese a capitale italiano, la farmaceutica è il primo settore per produttività, +158% rispetto alla media, e quello con le maggiori retribuzioni per addetto, che sono più elevate del 94% rispetto alla media manifatturiera. La spese in Ricerca e Sviluppo nelle imprese del farmaco sono inoltre del 437% superiori a quelle della media dell’industria.
LO STUDIO COMPLETO DI FARMINDUSTRIA
CHI C’ERA
Dopo l’apertura di Robert Huffines, Managing Director di JP Morgan e Global Head Healthcare, il Vice Ministro Calenda ha illustrato le misure di politica industriale italiana adottate a beneficio del settore e finalizzate all’attrazione degli investimenti in Italia. A conclusione della presentazione un evento di networking ha coinvolto circa 25 aziende italiane leader del settore farmaceutico (complessivamente rappresentano più di 10 miliardi di euro di fatturato) per confrontarsi con i più importanti player internazionali. Ulteriori incontri con top executives di grandi aziende innovative quali Google, Apple, Tesla, Pixar, VMware hanno avuto luogo nei giorni 14 e 15 gennaio.