E io che mi auguravo che a Torino, alle prossime elezioni comunali, vincesse la Appendino, la leader 5 stelle. Che speravo, prima o poi, nell’invito della Gruber a Otto e Mezzo di colei che incarna il mix perfetto tra forza della base e altezza quanto a modi e retroterra. Mi sbagliavo. Meglio di no. Meglio che rimanga all’opposizione.
Il PD lungo l’asse, né rottamatore né innovatore, piuttosto incline alle logiche politiche da prima repubblica, quello tra il sindaco Fassino e il governatore Chiamparino, sta appaltando tutto il possibile cosicché, nella più malaugurata delle ipotesi, quella di perdere la città, gli interessi – che sono poi l’unica cosa che conta in politica – sono già messi al sicuro. Prendete la Città della Salute, per dire.
In ogni caso, Fassino & C stanno comunque erigendo argini contra fortuna. Tutto un moltiplicarsi di piani B e piani C, pur di rimanere in sella per un altro mandato. È il sacro spirito dell’alternanza che ispira i politici in Italia, che ci volete fare. È giusto di ieri la notizia che Ghigo – ex governatore della Regione Piemonte eletto tra le file di Forza Italia – si è detto schierato al fianco di Fassino alle prossime comunali. Più che tra azzurri, Berlusconi era evidentemente circondato di Verdini.
Ghigo sostiene Fassino
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