L’Islam è la seconda religione professata in Italia. A causa della mancanza di luoghi di culto, però, spesso i musulmani che vivono nel nostro Paese pregano in moschee improvvisate in garage o persino per strada (qui il servizio fotografico di Marcello Scopelliti nel quartiere romano di Torpignattara).
I MUSULMANI IN ITALIA
Secondo il Dossier statistico sull’immigrazione del 2014, la popolazione migrante regolare in Italia è di circa 5,3 milioni di persone, di cui un terzo è di fede islamica. I musulmani sono 1,6 milioni, molto meno rispetto ad altri Paesi europei. Arrivano da Pakistan, Marocco, Bangladesh, Tunisia, Egitto e Nigeria. Sono in gran parte uomini di mezza età. Invece, per il Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur), ci sono 115 mila musulmani in Italia; un numero in cui sono inclusi anche quelli di seconda generazione.
TENDENZA IN AUMENTO
Anche se le cifre sono discordanti, c’è una previsione unanime: il numero di musulmani in Italia è destinato ad aumentare. Ad indicarlo è uno studio di Pew Research del 2015. La ricerca sostiene che, nei prossimi 20 anni, in Italia ci sarà una crescita del +102,1% di fedeli musulmani, che arriveranno a circa 3,2 milioni nel 2030.
IL FENOMENO DELLA CONVERSIONE
Molti di questi nuovi credenti saranno nati in Italia o di origine italiana, perché sono in aumento anche le conversioni. Un sondaggio condotto da Termometro Politico indica che in Italia i musulmani convertiti sono, già oggi, circa 70mila, mentre la Comunità Religiosa Islamica (Co.Re.Is) indica in totale ci sarebbero tratta di 50 mila convertiti. L’Unione delle Comunità Islamiche in Italia (Ucoii) ha registrato nel 2012 una tendenza di aumento di circa 4mila conversioni all’anno.
IDENTIKIT DEL CONVERTITO
Il sondaggio di Termometro Politico indica anche che la religione islamica è la prima tra i bambini stranieri con il 30,6%, per poi scendere dopo i 55 anni al 16,8%. Tra le motivazioni delle conversioni islamiche in Italia ci sono, soprattutto, matrimoni misti. Non derivano solo da ragioni spirituali, ma anche sociali. (Qui il racconto dei fenomeni di radicalizzazione islamica nel quartiere Molenbeek di Bruxelles).
Un altro studio di Pew Research Center datato 2014 sostiene che l’Italia è uno dei Paesi che vede più di cattivo occhio la presenza di musulmani nel proprio territorio: il 63% è maldisposto verso i credenti islamici, mentre in Germania questa tendenza non supera il 33%.