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Perché saremo al Family Day. Parla il prof. Covino (Società e Famiglia)

È iniziato ieri a Palazzo Madama l’esame delle questioni pregiudiziali al ddl Cirinnà. Dopo un rapido giro di interventi, i lavori sono stati aggiornati a martedì 2 febbraio alle 16:30. Si dovrebbero votare allora sia le richieste di sospensiva sia le pregiudiziali di incostituzionalità. Ma prima dovrà essere completato il dibattito in merito. I tempi in sostanza si allungano, in attesa del terzo “Family Day” che si terrà domani, a Roma, al Circo Massimo.

UNO FRA I TANTI ITALIANI DEL FAMILY DAY

Elvio Covino, padre di una famiglia numerosa, è professore Ordinario di Cardiochirurgia al Campus Biomedico di Roma. È fra i tanti (si attendono oltre un milione di partecipanti) che scenderà domani in piazza con la sua famiglia ed i tanti aderenti e simpatizzanti, provenienti da tutta Italia, dell’associazione “Società e Famiglia” (SeF), che dirige ormai da quasi vent’anni. «Non per difendere niente – riferisce -. Non per offendere nessuno. Ci saremo per affermare quello che ognuno e tutti, nel profondo del loro cuore sanno perfettamente: che la famiglia e le sue regole sono stabilite da sempre, e che tentare di sovvertirle produce distruzione». Gli rivolgiamo per “Formiche.net” qualche domanda.

È il primo “Family Day” per SeF?

No, come “Società e Famiglia” ci siamo stati fin dal 2007 e, domani, ancora una volta, sempre di più, scendiamo in piazza con convinzione.

Quali sono le motivazioni che la spingono a partecipare al Family Day al Circo Massimo?

Noi ci saremo non solo per testimoniare riguardo ad un aspetto critico della nostra società, cioè una legge che, già da tempo rifiutata nei fatti dal popolo italiano, il Parlamento si appresta a votare sulla spinta di minoranze. Saremo lì per affermare la necessità di ricostruire la società attraverso leggi giuste ed azioni di governo aderenti a principi e valori presenti nei cuori e nelle menti di tutti. Questi principi sono naturalmente e spontaneamente vissuti nella famiglia. Saremo lì per rovesciare i termini della questione: non chiediamo protezione della famiglia, ma dichiariamo che sarà la famiglia a proteggere la Società e lo Stato. Questo è il fulcro centrale del nostro credo politico.

Una domanda “provocatoria”, ma di quale famiglia parliamo?

Dell’unica famiglia, quella di sempre, che sostiene e salva le persone e la società. Noi la proponiamo come modello dell’azione di governo. A tutti i livelli. Noi, “Società e Famiglia”, crediamo nella progettualità, nell’esemplare sussidiarietà e nella necessaria solidarietà che in famiglia si vive. La nostra azione civica e politica è iniziata tra le persone comuni e così continua, passo dopo passo, come chi sa che scalare una montagna richiede tempo, costanza e fatica; queste persone, stanche di essere distratte da falsi problemi ed afflitte da disagi concreti, si stanno aggregando in “Società e Famiglia”, guidati da una grande idea e dalla certezza di risultati veri.

La piazza dunque, anche per quanto vi riguarda, è nettamente contro la legge Cirinnà?

Senz’altro, la Politica saremo noi, famiglie del popolo italiano!

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