leggo nei “quaderni neri” di martin heidegger: “sono i sapienti – non gli scienziati – quelli che portano con sé l’esserci in quanto tale – quelli che lo consolidano in se stesso affinché riesca a tener testa alla sollevazione della verità. solo alberi solitari, radicati nel terreno, il cui compito è semplicemente levarsi nel cielo e che, nella struttura delle radici che si aggrappano penetrando nel terreno, preservano il terreno dalla frana”. mi chiedo: i nostri giorni sono così terribili perché, forse, abbiamo confuso gli scienziati con i sapienti?
Scienziati, non sapienti
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