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Cosa pensa il popolo del Family Day del ddl Cirinnà stralciato

Terminata la conferenza stampa in Senato del comitato promotore del Family Day. Ribadita su tutta la linea la posizione del popolo delle famiglie: no alle unioni civili, para-matrimonio che apre alle adozioni gay e all’utero in affitto, come già accaduto in tutto il mondo in cui si è intrapresa questa strada.

No, dunque, all’intervento annunciato del Governo: coronamento di un iter legislativo che ha saltato a pie’ pari il passaggio in Commissione e con la fiducia salterebbe anche quello in Aula, mortificazione della democrazia parlamentare proprio sul tema più divisivo della società dell’ultimo decennio. Sì pieno al sacrosanto diritto delle persone di convivere in pace e libertà con chi vogliono, gestendo in autonomia la propria vita, i propri affetti, i propri affari, come già riconosciuto dal Codice Civile.

No a qualsiasi intervento possa solo sfiorare il tema delle adozioni per coppie dello stesso sesso. Se un minore vive con il padre o la madre e il partner omosessuale, il principio della continuità affettiva mette già oggi al riparo la relazione del minore stesso con questo partner, in caso di morte del genitore biologico.

Durissima critica per i giochetti politici in corso: no a qualsiasi ipocrisia firmata Pd e Ncd. Valuteremo e criticheremo con estremo rigore e pubblicità i loro comportamenti, anche e soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative e del referendum costituzionale di ottobre.



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