In Italia, la nascita del figlio di Nichi Vendola e il compagno Eddy, grazie alla maternità surrogata negli Stati Uniti, è diventato un caso politico. L’uso della maternità surrogata è molto comune tra artisti e personaggi famosi. Elton John, Nicole Kidman, Ricky Martin e Sarah Jessica Parker sono diventati genitori grazie all’utero in affitto. E tutti hanno scelto l’agenzia Growing Generations.
LA MISSIONE
Quest’agenzia di maternità surrogata e donazione di ovuli dedica tutti gli sforzi “alla visione di creare vite e, di conseguenza, trasformare il mondo”, si legge sul sito web. È la maggiore agenzia degli Stati Uniti dedicata soprattutto alla comunità gay ed è l’unica che offre video online dei donatori di ovuli, in modo che i futuri genitori sappiano cosa scegliere. Un vero e proprio catalogo genetico. Il programma di maternità surrogata di Growing Generations è per tutti i tipi di famiglia: indipendentemente dall’orientamento sessuale o dallo stato civile. Sul modulo per la richiesta d’informazione, ci sono anche le opzioni: “Lesbica single” e “gay single”. La maternità surrogata e la donazione di ovuli è possibile anche per gli uomini sieropositivi (tranne quelli residenti a New York), che possono utilizzare il proprio sperma per dare vita ad una famiglia biologica. “A Growing Generations – spiega la compagnia – la nostra missione è semplice: creare famiglie scelte per tutte le comunità del mondo tramite la maternità surrogata e la donazione di ovuli”.
Ecco il video di presentazione dell’agenzia Growing Generations
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GLI INIZI
Fondata nel 1996, l’obiettivo iniziale di Growing Generations era quello di aiutare una parte della società a diventare genitori: la comunità gay. All’epoca, racconta l’organizzazione sulla pagina web, la donazione di ovuli era un tabù, per cui la maggior parte delle mamme utilizzavano i propri ovuli. Dato che gran parte dei clienti erano uomini, la donazione di ovuli è diventata una necessità, e così è nata la banca di ovuli. “Uno di noi disse: ‘perché non facciamo vedere i video di tutti i donatori di ovuli?’. Un altro rispose: ‘sei diventato matto? Non troveremo mai donatrici disposte a farlo’. E un altro: ‘bene, perché non ci proviamo’. Fino ad oggi, Growing Generations è l’unica impresa al mondo che ha video di ognuna delle donatrici di ovuli”.
I PROPRIETARI
Stuart Bell è uno dei proprietari e direttore esecutivo di Growing Generations. Laureato in Comunicazione all’Università di Middle Tennessee, prima di fondare l’agenzia di maternità surrogata è stato manager. Come scrittore, si è impegnato nei diritti degli omosessuali. È autore di “Prayer Warriors”, pubblicato nel 1999 dall’editoriale Alyson. A febbraio del 2008, Stuart e suo marito hanno avuto un figlio, grazie alla maternità surrogata e la donazione di ovuli. È membro del consiglio di amministrazione della American Fertility Association.
Comproprietaria di Growing Generations è poi la psicologa Kim Bergman. Dal 1990 si dedica alla ricerca sulla riproduzione assistita e sulla paternità della comunità gay. Bergman è esperta in paternity choice e offre assistenza psicologica ai futuri genitori. Fa parte dell’Associazione Americana di Medicina Riproduttiva e l’Associazione Americana di Fertilità. È membro onorario della giunta nazionale del Consiglio dell’Uguaglianza Familiare e ha scritto “Gay Men Who Become Fathers via Surrogacy: The Transition to Parenthood” (Journal of GLBT Family Studies, 2010).
(NON SOLO) AGENZIA GAY
Dopo qualche anno dall’apertura, a Growing Generations sono arrivate anche le coppie eterosessuali. La pagina web spiega così la decisione: “Ci siamo chiesti se eravamo capaci di aiutarli. Perché no? Se il nostro processo è sufficientemente rigoroso per sostenere le necessità speciali delle famiglie omosessuali, perché non aiutare le coppie eterosessuali? Siamo forse una compagnia gay? No, aiutiamo a realizzare sogni. I sogni non hanno un orientamento sessuale. Bene, facciamolo. È stato un momento molto importante per noi, e non per la questione omosessuale o eterosessuale, ma perché ha definito la nostra posizione nel mondo. Noi siamo per l’uguaglianza, senza esclusioni”.
Ecco un video di come funziona la donazione degli ovuli
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I SERVIZI
Ci sono due tipi di maternità surrogata: la maternità surrogata tradizionale, in caso di inseminazione artificiale dello sperma del padre nella madre surrogata, o dell’embrione fecondato in vitro; e la maternità surrogata gestazionale, quando in seguito alla fecondazione in vitro delle uova dalla madre, fecondate con lo sperma del padre, l’embrione viene posizionato nell’utero di una madre surrogata gestazionale. In qualsiasi caso, Growing Generations si prende l’incarico di trovare le donatrici di ovuli e le madri surrogate di gestazione che si adeguino meglio ai gusti e le necessità dei clienti. È un processo che viene chiamato “matching”, e si impegna di fare “abbinare” le parti, prima di firmare l’accordo. Inoltre, l’agenzia sbriga tutte le pratiche sanitarie, legali e assicurative. Sul sito c’è a disposizione una calcolatrice per fare il preventivo con i servizi che si vogliono scegliere. Per diventare genitori con l’assistenza di Growing Generations servono circa 150mila dollari. La scelta grafica di collocare una casa accanto ai conti è paradossale: in molti hanno ipotecato la propria abitazione per finanziare i costi della maternità surrogata.
GENITORI CON VIH
Il programma di assistenza di Growing Generations ha guadagnato migliaia di clienti in più di 30 Paesi al mondo. Nel 2012 sono arrivati alla cifra di 1.000 bambini nati con la maternità surrogata. “Non sappiamo se siamo l’impresa più grande, o se aiutiamo il numero più grande di clienti o se facciamo più bambini degli altri. Quello che sappiamo è che amiamo quello che facciamo”, sostiene l’impresa.
Nel 2006, la tecnologia della fecondazione in vitro che permette agli uomini sieropositivi di diventare padri biologici ha permesso alla Growing Generations di allargare ancora l’assistenza. Al momento, sono nati 50 bambini da genitori con VIH.
SOLUZIONE ECONOMICA
Growing Generations si propone anche come una soluzione per chi ha problemi economici: “Ogni donatrice di ovuli riceverà 8.000 dollari per la prima donazione e 10.000 dollari per le successive. Riceve 750 dollari chi comincia il ciclo di farmaci e ogni volta che ha un prelievo. Sono contemplati i seguenti vantaggi: il rimborso di chilometraggio e il parcheggio per gli appuntamenti: aerei, hotel, pasti e trasporti. Tutti i farmaci, test e spese mediche sono a carico degli aspiranti genitori”.
La britannica Carole Horlock è una mamma surrogata di 13 bambini: nove con i suoi ovuli e quattro con ovuli donati, secondo un articolo del Daily Mail. A 46 anni ha deciso di smettere: “Lo faccio per aiutare alcune coppie normali, e mi pagano quello che possono per farlo”, ha detto.
IL CATALOGO DELLE DONATRICI
“Sono una donna sana, ho buoni geni, chissà se un giorno avrò figli miei. Perché non dare in regalo la vita… ho donato due volte. La verità è che le iniezioni non sono gran cosa. Non ho problemi con gli aghi. Ci sono voluti cinque-dieci minuti. Facile”, racconta Sally, una giovane donna, nel diario delle donatrici sul sito di Growing Generations. “Ho donato gli ovuli due volte allo stesso padre – spiega Jenny –. In un certo senso ho formato una famiglia. I bambini sono fratelli… credo che uno riceve quello che dà. Un giorno avrò bisogno di sperma per avere una famiglia, per quello mi sembrava giusto donare i miei ovuli”.
Ecco alcuni post e foto delle donatrici di ovuli di Growing Generations