Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua fino al Giovedì Santo. Dovrebbe essere un giorno di digiuno e di astinenza dalle carni, divieto che la Chiesa estende a tutti i Venerdì di Quaresima. L’altro giorno di digiuno e astinenza è previsto il Venerdì Santo.
Durante la messa di oggi il sacerdote mette sulla fronte dei fedeli un po’ di cenere, ricavata dalla combustione dei rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dello scorso anno.
“Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!” (Gen. 3,19)
Prendendo spunto da questo passo della Genesi, dove il Signore cacciando Adamo dal giardino dell’Eden lo condanna alle fatiche del lavoro e alla morte, il prete diceva mentre imponeva le ceneri: “Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”. Dopo il Concilio Vaticano II e la successiva riforma della liturgia, le parole pronunciate dal sacerdote sono: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc. 1,15).
Il verso dell’evangelista Marco esprime bene anche l’aspetto costruttivo della Quaresima, oltre all’aspetto penitenziale. La Quaresima è un tempo di preghiera e di conversione e quest’anno lo è ancora di più, perché si inserisce nell’Anno Santo, nel Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco.
Ai cristiani quindi la Chiesa chiede uno sforzo maggiore nel dare una risposta al dono della fede. Infatti la fede non è un dono tout court, ma richiede un impegno costante del fedele ad accogliere nella propria vita e a concretizzare con le azioni quotidiane la parola di Dio.