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Opera e Santa Cecilia di Roma: riducono prezzi, aumentano la passione (musicale)

Il teatro dell’Opera di Roma e l’accademia nazionale di Santa Cecilia mirano a coinvolgere maggiormente il pubblico degli appassionati. Come? Con un carnet di due opere e tre concerti da acquistare a 230 euro per cinque poltrone di platea. Ma la promozione non finisce qui. Gli under 30, fino ad esaurimento delle disponibilità, potranno acquistare il pacchetto da 5 incontri a 100 euro. Dagli spettacoli melodrammatici, ai capolavori della musica sinfonica e cameristica: l’offerta sarà variegata.

OPERA E ACCADEMIA DI SANTA CECILIA, QUAL È LA DIFFERENZA?

Roma è l’unica città italiana ad ospitare due importanti istituzioni musicali: l’accademia Nazionale di Santa Cecilia e il teatro dell’Opera. Gli ambiti delle loro produzioni sono diversi. Una si occupa prevalentemente di musica sinfonica e da camera, l’altro di allestimenti operistici, anche se non di rado vi sono state importanti collaborazioni.

Proprio per l’importanza congiunta, le due fondazioni, per l’occasione, uniscono i loro sforzi per proporre al pubblico degli appassionati un carnet che comprende musica sinfonica, spettacoli operistici, pianistici e musica da camera del ‘700 italiano.

I COMMENTI

“È la prima volta che a Roma si sperimenta una cooperazione di questo tipo nel settore musicale – ha detto Carlo Fuortes, sovrintendente del teatro dell’Opera -.  Il nostro intento è di dimostrare che la collaborazione tra le nostre istituzioni, può produrre un ‘effetto-volano’ che possa incidere sulla domanda di musica di qualità della città e, quindi, sull’aumento del pubblico che già adesso affolla in maniera considerevole, e con grande entusiasmo, le nostre sale. Non a svantaggio di qualcuno ma, al contrario, nell’interesse di tutti”.

“In un paese civile le Istituzioni culturali delle città collaborano. Noi pensiamo che un’offerta articolata e di qualità moltiplichi le occasioni di conoscenza e incontro. Una politica accorta di prezzi mirata ad un nuovo pubblico non può che arricchire la proposta musicale di una grande capitale europea come Roma è sempre stata”, afferma Michele dall’Ongaro, presidente-sovrintendente dell’accademia nazionale di Santa Cecilia.

ISTRUZIONI ALL’USO

Il primo appuntamento è lunedì  14 marzo (ore 20.30) con l’orchestra e coro dell’accademia nazionale di Santa Cecilia diretti da Daniele Gatti nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica. Il programma impagina  la Sinfonia n. 1 Primavera e la Sinfonia n. 3Renana di Robert Schumann e, di Johannes Brahms la Rapsodia per contralto che avrà la voce di Sara Mingardo.

Giovedì 31 marzo alle 19,30 al Teatro dell’Opera la prima di due coproduzioni internazionali: Il Benvenuto Cellini, di Hector Berlioz, ispirato all’autobiografia dell’artista italiano, sarà diretto da Roberto Abbado con la regia di Terry Gilliam. L’allestimento è in coproduzione con l’English National Opera e il Nationale Opera & Ballet di Amsterdam.

Mercoledì 6 aprile (ore 20.30)  per la Musica da Camera dell’Accademia, sarà di scena – sempre nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica – il pianista Yefim Bronfman. In programma, di Robert Schumann Arabeske e Il Carnevale di Vienna, di Sergej Prokof’ev le Sonate n. 8 e n. 9.

Mercoledì 20 aprile alle 19.30 il teatro dell’Opera presenta Il Trittico di Giacomo Puccini, formato da tre distinti atti unici – Il Tabarro, suor Angelica e Gianni Schicchi – che lo stesso autore voleva fossero eseguiti insieme. La direzione sarà affidata a Daniele Rustioni e la regia di Damiano Michieletto. La produzione in questo caso è del Kongelige Teater di Copenhagen e il Theater an der Wien di Vienna.

Sia il Benvenuto Cellini che il Trittico le opere avranno i sottotitoli in italiano e in inglese.

Ultimo appuntamento, con Santa Cecilia, venerdì 6 maggio (sala Santa Cecilia, auditorium Parco della Musica, ore 20.30). Sarà un omaggio a Luigi Boccherini il programma proposto dal violinista Fabio Biondi con la sua Europa Galante.

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