Politica e dintorni
A proposito di unioni civili il Corriere della Sera pubblica uno scenario firmato Nando Pagnoncelli: “Gli italiani sono favorevoli ma il 54% non vuole le adozioni gay. Il dibattito e le manifestazioni dell’ultimo mese non cambiano l’opinione degli elettori. Sempre sul giornale di Via Solferino, intervista a Gennaro Migliore, nuovo sottosegretario alla Giustizia: “Si rafforzi il no alla maternità surrogata, ma dopo si voti la legge”. Giovanni Casadio su Repubblica: “L’ultimo assalto alle unioni civili: 120 vogliono stralciare le adozioni dal testo. Ma Renzi: “Basta tergiversare”. Forti dei segnali della Cei i cattodem rilanciano: evitiamo una ferita nel Pd. Il fronte dei laici teme che nel segreto dell’urna prevalga la bocciatura della stepchild”. Su Avvenire intervista a Paolo Messa, consigliere di amministrazione Rai: “Il servizio pubblico deve evitare di essere o anche solo apparire militante. Anche in Rai c’è chi è più realista del re. Sulle unioni civili un eccesso di zelo c’è stato. Credo servano più approfondimenti e meno esibizionismi”.
Alfio Marchini e Francesco Storace criticano la scelta del centrodestra di candidare a sindaco di Roma Guido Bertolaso. Sul giornale diretto da Mario Calabresi l’intervista all’ex numero uno della Protezione civile (che si fa intervistare anche dal Messaggero e da Libero). “Dovranno adeguarsi”. Sul rivale imprenditore: “Non distingue una delibera da un Dpr. Anche Fdi e Lega hanno accettato la mia idea di andare oltre i partiti”. Sulle inchieste che lo hanno coinvolto: “Solo fango. Nei processi rinuncio alla prescrizione”.
Bertolaso è stato fortemente voluto da Silvio Berlusconi che intervistato dal Giornale dice: “Riconquisteremo Roma e Milano. Poi vinceremo anche alle elezioni politiche. Bertolaso e Parisi sono professionisti in grado di rimediare agli sfaceli provocati dai sindaci di sinistra. Con me in campo, Forza Italia è sopra il 20%”.
Ancora spazio alle polemiche sull’assenteismo dei senatori. Il Messaggero: “Piano anti-furbetti, controllate tutte le schede. Le mosse di Grasso dopo il caso degli assenteisti. Segretari d’aula e commessi in campo per verifiche su tutte le tessere elettroniche”.
Economia
Eugenio Occorsio (Repubblica) intervista Antonio Patuelli. Il presidente dell’Abi lancia un appello per cambiare le regole del ‘bail in’: “E’ una direttiva ingiusta, va sospesa subito. Serve una iniziativa coordinata di tutte le autorità competenti. Manca il fondo di garanzia e la retroattività è incostituzionale”.
Sul Corsera da segnalare l’intervista ad Antonio Tajani sulla riforma delle banche di credito cooperativo: “C’è il rischio di aiuti di stato. Intervenga subito l’Unione europea. Le Bcc con più di 200 milioni di patrimonio possono diventare spa, invece che aderire al gruppo unico, affrancando le riserve con il pagamento di un’imposta. Pe cui il patrimonio, oggi indivisibile, diventa patrimonio disponibile”. Con un’intervista alla Stampa interviene Filippo Taddei (responsabile economico del Pd): “Nessun favore alle Bcc toscane. Garantiremo libertà d’impresa. Chi non partecipa al consolidamento deve pagare un costo e rinunciare ai benefici fiscali”.
Interessante l’analisi del Sole 24 Ore sull’ultima settimana di vendite in Borsa. “Oltre 30 miliardi sono finiti un beni rifugio. Gli investitori sono in fuga dai fondi azionari. Nell’ultima settimana flussi netti record per fondi monetari, oro e Tbond”.
Sul Messaggero: “L’Iran spiazza il mercato del petrolio, 4 milioni di barili in arrivo in Europa. Teheran: Entro 24 ore partiranno le navi. L’Opec diviso sui tagli alla produzione”.
Sul giornale della Confindustria Luca Ricolfi scrive: “I dati dell’Inps sul lavoro non contraddicono quelli dell’Istat. E’ ingannevole vedere nelle trasformazioni a tempo indeterminato uno strumento di valutazione delle politiche occupazionali. Per questioni statistiche e la parzialità dei dati”.
Tobia De Stefano su Libero: “Ecco chi rischia di perdere la reversibilità. Il governo vuole legare all’Isee le pensioni che spettano ai ‘superstiti’. Basterebbe avere una casa di proprietà o un figlio con un salario minimo da lavoro per avere più diritto alla prestazione previdenziale”.
Esteri
La Turchia e l’Arabia Saudita sono pronte a condurre un’operazione con truppe di terra contro l’Isis in Siria. L’opzione di un’azione terrestre è stata indirettamente confermata anche dal segretario di Stato Usa, John Kerry: “Se Assad non terrà fede agli impegni presi e l’Iran e la Russia non lo obbligheranno a fare quanto hanno promesso, la comunità internazionale non starà certamente ferma a guardare: è possibile che ci saranno truppe di terra aggiuntive”. Frena, invece, Federica Mogherini (Alto rappresentante per la politica estera della Ue) che al Corsera spiega: “Niente soluzione militare. C’è una presa di responsabilità. Credo che sarà più facile far arrivare l’aiuto umanitario. Il cessate il fuoco è più problematico ma non sono del tutto pessimista”.
Giulio Regeni fu fermato e portato via dalla polizia egiziana il 25 gennaio al Cairo, probabilmente scambiato per una spia “per via di alcuni contatti sul telefono di persone legate all’opposizione anti-governativa”. Come fanno molti giornali Carlo Bonini (Repubblica) riporta le rivelazioni del New York Times sulle torture subite dal giovane ricercatore.
È morto il giudice della corte suprema americana Antonin Scalia, aveva 79 anni. Primo giudice italoamericano a essere nominato alla Corte Suprema nel 1986, dall’allora presidente Ronald Reagan, Scalia rappresentava l’ala più conservatrice presso la massima corte americana. Ne scrive, tra gli altri, Francesco Semprini, sulla Stampa.
Gian Guido Vecchi sul Corsera: “Dura condanna della ‘metastasi’ del narcotraffico in Messico da parte di Papa Francesco nell’incontro con i vescovi nella cattedrale di Città del Messico. Per Bergoglio bagno di folla e preghiera alla Madonna di Guadalupe”.
Altro
Alla viglia degli Oscar, su Repubblica intervista a Ennio Morricone: “Con Tarantino ho avuto qualche difficoltà, non ci conoscevamo e non parlo inglese. Ma ho pensato alla sua personalità ricca d’ironia e drammaticità. Pasolini arrivò e mi diede una lista di brani da inserire in ‘Uccellacci e uccellini’. Gli dissi che si era rivolto alla persona sbagliata”.