Il senatore della Florida Marco Rubio, repubblicano, sale nei sondaggi delle elezioni presidenziali americane. È stata la vera sorpresa delle primarie in Iowa con il 23% dei voti raccolti. Secondo un sondaggio di The Marist Poll per il Wall Street Journal e l’Nbc, è al secondo posto tra i candidati del Gop. Fino al 31 dicembre, Rubio aveva raccolto circa 29 milioni di dollari, si legge sul sito della Federal Election Commission. Alcuni media americani sostengono che, negli ultimi due mesi, abbia superato i 32 milioni di dollari. Una cifra più bassa rispetto ad altri concorrenti alla nomination sia democratica sia repubblicana (Hillary Clinton ha raccolto sinora 112 milioni di dollari, e Bernie Sanders 75 e Jeb Bush 114), ma destinata a crescere.
ENTUSIASMO NEOCONSERVATORE
La rivista The Weekly Standard, uno di punti di riferimento mediatico dei neoconservatori negli Stati Uniti, ha scelto il volto di Rubio per la copertina dell’ultimo numero. Un articolo, a firma di Stephen F. Hayes, sostiene che al senatore non mancheranno le risorse economiche per la sua corsa verso la Casa Bianca: “Rubio avrà molto denaro per la sua campagna. Due settimane prima del suo annuncio, quando ancora non era chiaro se si sarebbe presentato, tre fonti diverse mi hanno confermato che l’interesse dei donatori repubblicani più ricchi stava già crescendo nei suoi confronti .
IL SOSTEGNO DI “CONSERVATIVE SOLUTIONS”
Un altro donatore importante del candidato alla nomination repubblicana è il Super Pac “Conservative Solutions Project”. Il comitato conta sui contributi di almeno tre donatori che apportano in media 10 milioni di dollari.
Le spese di Conservative Solutions Project a favore di Rubio sono state: 2,3 milioni di dollari per una pubblicità di 30 secondi trasmessa nell’ultimo mese; un milione di dollari per la trasmissione dello stesso spot una settimana in più; tre milioni di dollari per una campagna pubblicitaria che si oppone all’accordo sul nucleare iraniano; e altri due milioni di dollari per spazi pubblicitari fino al 16 febbraio.
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ALTRI DONATORI
Altri contributi per Rubio sono arrivati da IGX LLC (500mila dollari) e TMCV #2 LLC (90mila dollari). Associated Press sostiene che il primo sia un investitore di New York, l’altro un miliardario dell’Idaho.
Molti contributi sono arrivati da imprenditori di Miami, che hanno dato alla campagna di Rubio più di 12 milioni di dollari. Larry Ellison, presidente di Oracle, ha fatto due donazioni (a maggio e giugno 2015) per un totale di tre milioni di dollari. Ellison è al terzo posto nella lista degli uomini più ricchi degli Stati Uniti secondo la rivista Forbes. Ha anche organizzato una cena per la raccolta di fondi per la campagna di Rubio il 9 giugno a Woodside, California.
Besilu Stables a Miami, di proprietà di Benjamin Leon Jr., gli ha dato invece 2,5 milioni di dollari. Leon Jr. è un cubano-americano e ha fatto fortuna nell’industria della sanità. Laura Perlmutter di Lake Worth, invece, ha donato due milioni di dollari.
Il Club for Growth e altri donatori miliardari, come il proprietario di alcuni casino di Las Vegas, Sheldon Adelson, non hanno ancora reso noto il loro sostegno ad alcun candidato repubblicano.
LA FORTUNA DI BRAMAN
Un altro importante sostenitore di Rubio è Norman Braman, ex proprietario dei Philadelphia Eagles. Ha una fortuna stimata in circa 2 miliardi di dollari. Braman ha donato 5 milioni di dollari al comitato Conservative Solutions. “Penso che Rubio sia l’unico repubblicano che potrebbe sconfiggere Hillary Clinton. Non credo alle dinastie”, ha dichiarato Braman.