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Andrea Moneta, chi è l’uomo del fondo Apollo che punta su Carige (e fa borbottare Malacalza)

Si chiama Andrea Moneta ed è l’uomo dietro l’offerta di Apollo sulle sofferenze di Carige. Il vero artefice della cavalcata in Borsa del titolo della cassa di risparmio genovese che ieri sull’annuncio dell’intervento americano ha segnato +6%. I motivi: l’azione del fondo Apollo che punta a rilevare un pacchetto di crediti in sofferenza della banca ligure e poi puntare a un aumento di capitale dell’istituto per salire nell’azionariato. Ma se la doppia operazione di Apollo si realizzasse, la famiglia Malacalza, ovvero gli imprenditori dell’acciaio soci forti di Carige, “perderebbero – ha scritto Andrea Greco di Repubblica – il governo di Carige, che diverrebbe controllata da Apollo con il 54%, e rischierebbero di trasformare in moneta le perdite virtuali: l’offerta pubblica conseguente al raggiungimento del controllo da parte di Apollo, per le stime di Intermonte, potrebbe costare 160 milioni ai Malacalza”.

DETTAGLI DELL’OFFERTA
Secondo il Secolo XIX, quotidiano di Genova, l’offerta del fondo Usa Apollo è arrivata “il 10 febbraio scorso, dal fondo una prima proposta – non vincolante e confidenziale – a formulare, al verificarsi di determinate condizioni preliminari e sospensive, un’offerta vincolante di acquisto del portafoglio di crediti in sofferenza del gruppo, compensandone gli effetti con un aumento di capitale da 625 milioni di euro (riservato a fondi riferibili ad Apollo per 525 milioni di euro, e offerto in opzione per i restanti 100 milioni di euro agli attuali azionisti)”. Poi il 23 marzo il fondo ha rivisto la proposta fissando “l’aumento di capitale a 550 milioni (500 milioni riservato ai fondi riferibili ad Apollo,in opzione per i restanti 50 milioni agli attuali azionisti)”. Una manna dal cielo per la banca che deve definire un piano di finanziamento entro fine mese, per richiesta della Bce e che, sempre a fine mese, avrà un nuovo board.

APOLLO-CARIGE, UN LEGAME STRETTO
Il fondo americano Apollo è legato a Carige a doppia mandata e, come ricorda per esempio il Messaggero, “ha acquisito (per 310 milioni) Carige Vita e Carige Assicurazioni, le due compagnie della banca ligure alle prese con il piano sul capitale per colmare il deficit emerso negli esami Bce”. Andrea Moneta, senior advisor per l’Italia e operating partner di Fs Apollo Europe, è ora anche presidente della branch assicurativa di Carige. E non è dunque una grossa sorpresa che possa essere lui la mente della proposta di acquisto delle sofferenze.

ROTTURA NON CHIARA CON AVIVA 
Manager e nel mondo della finanza da metà della sua vita, prima di approdare nel fondo americano Apollo Moneta aveva lavorato in Aviva, la compagnia assicurativa francese di cui sembrava, nel 2011, dover scalare la catena del potere e da cui invece è stato tagliato fuori all’improvviso e in maniera non del tutto chiara.
“Due anni e mezzo dopo la sua nomina, Andrea Moneta, ceo Emea di Aviva – uno dei maggiori gruppi assicurativi d’Europa – lascia – così scriveva Il Sole 24 Ore il 20 gennaio 2011 – L’annuncio, inatteso, è giunto ieri con un comunicato di poche righe in cui si elencano i notevoli successi del manager italiano, ma senza fornire alcuna spiegazione né sui motivi dell’addio, né sulla destinazione prossima ventura di Moneta”. La rottura con Aviva avvenne di comune accordo secondo le dichiarazioni ufficiali, ma in cambio di una cospicua buonuscita e in seguito a uno scontro e per non aver saputo motivare adeguatamente lo staff, secondo quanto riporta la stampa estera, per esempio qui.

DA DUBAI ALL’OMAN
Anche l’esperienza medio-orientale riprende dopo Aviva: il ruolo di managing director e cfo di Dubai Financial Group assunto nel 2007 Moneta lo aveva lasciato dopo appena un anno proprio a favore della compagnia francese. Nel 2013 il manager “vola” in Oman dove diventa – e lo è tuttora – presidente del Comitato per la Strategia della Oman National Investment Company. Diverse le cariche che ricopre oggi: in evidenza sul suo profilo LinkedIn, si trovano quelle di presidente e investitore della londinese Floow Limited, un hub per la gestione telematica dei dati (dal 2012) e dal 2013 quella di senior advisor di Accenture.

SEMPRE CON LO SGUARDO ALL’ITALIA
E, pur guardando il mondo dalla sua base operativa a Londra, non ha mai reciso i legami con l’Italia. Non solo Carige, il suo nome compare tra quelli dei finanziatori della start-up Epic, una società di intermediazione finanziaria che offre strumenti di finanziamento innovativi dedicati alle pmi italiane, come i minibond.

DA NAPOLI AL MONDO, SOLO ANDATA 
Nato a Napoli nel 1965, sposato e padre di due bambini, la carriera di questo rampante cinquantenne è folgorante, sottolineano ambienti finanziari curriculum alla mano. Dopo la laurea in Economia e in Scienze Politiche, conseguita a 24 anni, diventa dottore commercialista e nello stesso anno fa il suo ingresso in Andersen Consulting, dove “raggiunge la carica di manager nel 1995 e quella di senior manager nel 1998 – come riporta questo curriculum – dall’aprile 1999 e fino al novembre 2000 fa il capo della pianificazione strategica presso la Bce a Francoforte”. Per poi approdare a Unicredit dove svolge diversi compiti prima di diventare, nel 2002, vice direttore generale e capo della divisione private e asset management. Nel 2004 gli viene affidata la Divisione della Nuova Europa. Ruolo che gli farà guadagnare il lavoro in Aviva e lo proietterà verso il mondo. La scommessa di Moneta del 2016, però, si gioca tutta a Genova.



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