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Bruxelles, culla di jihadisti in Europa? Lo speciale di Formiche.net

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Alla fine del 2015 la città di Bruxelles era sotto assedio militare. Locali chiusi e strade deserte, la minaccia di un “attentato terrorista” sembrava imminente. Il primo ministro belga, Charles Michel, aveva lanciato l’allarme su possibili attacchi simili a quelli compiuti a Parigi il 13 novembre. Temeva che individui armati, con materiale esplosivo, potessero colpire diversi punti della città. La metropolitana era chiusa e alla cittadinanza era stato sconsigliato frequentare luoghi come centri commerciali e concerti. Nelle settimane successive nulla era successo. Quattro mesi dopo, negli scorsi giorni, è stato arrestato Salah Abdeslam nel quartiere Molenbeek di Bruxelles e questa mattina gli attentati all’aeroporto di Zaventem e alla stazione della metro di Maelbeek hanno scosso la capitale del Belgio, Bruxelles.

Tra gli abitanti di Bruxelles, uno su quattro è musulmano e le proiezioni demografiche indicano che saranno la maggioranza tra 20 anni. L’International Centre for the Study of Radicalisation and Political Violence (Icsr) sostiene che in Belgio ci sono circa 30 jihadisti attivi ogni milione di abitanti. Lo Stato Islamico ha arruolato circa 330 combattenti provenienti dal Belgio, per cui, date le piccole dimensioni del Paese, è quello che in proporzione ha prodotto più estremisti islamici in Europa.

Gli studi socio-culturali sul tema svelano che le zone più a rischio di radicalizzazione islamica a Bruxelles sono i quartieri Molenbeek, Anderlecht, Schaerbeek, Anversa, Vilvoorde e Verviers. Molenbeek è, secondo i servizi di intelligence, il quartiere che ha prodotto più complici di attentati negli ultimi due anni: “una culla di jihadisti”.
Una ricerca economica della Mohammed V University-Agdal Rabat indica che la metà della popolazione islamica che abita a Bruxelles vive sotto la soglia di povertà e solo un terzo ha un lavoro fisso.

Ecco approfondimenti, commenti e analisi di Formiche.net:

Chi finge di non vedere la guerra di Isis. Il commento di Gennaro Malgieri
Bruxelles, la guerra di Isis e l’eutanasia dell’Europa. Il commento di Benedetto Ippolito
Vi racconto la fiacchezza morale che ci rende inermi davanti a Isis. Il commento di Corrado Ocone
Benvenuti a Bruxelles, capitale di un’Europa imbelle e inconcludente. Il commento di Bruno Manfellotto
Tutte le sciocchezze su Isis, Bruxelles, Servizi e Corano. Il corsivo di Stefano Cingolani
Attentati a Bruxelles, come combattere con efficacia il terrorismo. Il commento di Ennio Di Nolfo
Alcide De Gasperi, Jacques Delors e il suicidio dell’Europa. Il Bloc Notes di Michele Magno
Salah, Molenbeek e il jihad made in Europe. Il commento del sociologo Marco Orioles
Come fronteggiare nelle moschee la propaganda jihadista. L’intervento di Nicolò Mardegan

Gli approfondimenti:

Tutte le bufale circolate sui media dopo la strage a Bruxelles. L’articolo di Alma Pantaleo
Così Clinton e Trump si rintuzzano anche sugli attentati a Bruxelles. L’articolo di Giampiero Gramaglia
Attacco terroristico a Bruxelles, tutti i dettagli. L’articolo di Emanuele Rossi
Bruxelles, da “non luogo” a capitale del terrore. L’articolo di Guido Mattioni
Vi racconto tutto di Molenbeek. Di Enrico Martial
Perché il Belgio è considerato “la culla del jihadismo” in Europa. L’approfondimento di Rossana Miranda

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