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Innovazione, semplificazione e partecipazione. Parla Biffoni, sindaco di Prato e Presidente Anci Toscana

Lo scorso 2 novembre Anci e Regione Toscana hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere l’innovazione. Quali sono le iniziative e gli obiettivi che si pone il Protocollo?

Il protocollo mira allo sviluppo dell’Agenda digitale in tutta la pubblica amministrazione della Toscana. Per quanto riguarda i Comuni, si vuole ampliare la diffusione di competenze, migliorando i livelli di conoscenza delle opportunità dell’innovazione, sia per gli amministratori sia per i dirigenti e funzionari degli Enti Locali; promuovere la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico quale strumento di trasparenza, diffusione della conoscenza e risorsa per la crescita economica e sociale del territorio (open data e open goverment); promuovere e supportare l’utilizzo di strumenti innovativi di pubblico acquisto (Pre Commercial Procurement e Appalto Pubblico per l’Acquisto di Soluzioni Innovative (PPI)); favorire la diffusione dell’innovazione e delle tecnologie per la crescita digitale, supportando le imprese, le imprese di giovani e le start up e favorire i processi di Innovazione Sociale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e stimolando l’accesso alla rete, ai dati e ai servizi. Con l’accordo tra Regione e Anci in particolare si promuove l’utilizzo da parte dei Comuni toscani delle infrastrutture e delle piattaforme digitali esistenti per favorire la fruizione dei servizi on line della PA da parte dei cittadini tramite portali che siano accessibili, pensati per l’utente, pronti per l’utilizzo tramite dispositivi mobili, nonché favorire l’utilizzo da parte degli Enti di tutti quei servizi che servono a promuovere e ampliare la rete degli sportelli multifunzionali sul territorio in collaborazione con altri soggetti pubblici, con il terzo settore, con le aziende.

Il Comune di Prato ha lanciato il percorso partecipativo “Muoviamoci insieme Prato” per la costruzione del Piano urbano della mobilità sostenibile. Cosa sta emergendo da questa iniziativa? Si ritiene soddisfatto di questo percorso partecipativo?

Il nuovo piano stabilirà le linee di indirizzo e gli obiettivi ed azioni concrete per garantire e migliorare l’accessibilità al territorio cittadino, garantendo sicurezza ed efficienza alla viabilità. Inoltre favorirà l’uso del trasporto collettivo, migliorando la qualità dell’aria e dell’ambiente urbano, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative. Per questo è fondamentale che scelte così dirompenti nascano in collaborazione con i cittadini, chiamati a partecipare attivamente alla redazione del piano. Gli assessori competenti hanno illustrato ai cittadini le strategie di azione che intendiamo perseguire nel PUMS e i principali risultati del quadro conoscitivo del piano, evidenziando le criticità, i punti di forza e le opportunità dell’attuale sistema della mobilità cittadina. Da qui è partito un confronto tra i cittadini e gli amministratori e i tecnici nei laboratori di co-progettazione attraverso tavoli di discussione, presidiati da facilitatori esperti, dove i partecipanti hanno potuto esprimere opinioni, idee e progetti su come vorrebbero “muoversi” a Prato nei prossimi 10 anni. Un percorso partecipativo dal quale sono emersi suggerimenti importanti e che sicuramente deve essere tenuto presente come metodo di lavoro per tutti i progetti di lungo periodo.

Semplificazione, sviluppo e riqualificazione del territorio. Quali sono i progetti futuri di Prato?

Dall’inizio del mio mandato abbiamo iniziato a lavorare su due fronti: da un lato rendere la vita più facile a cittadini e imprese attraverso la semplificazione, la sburocratizzazione, l’implementazione dei servizi digitali per rendere Prato una città accessibile e innovativa; dall’altro con una riqualificazione urbanistica e un miglioramento delle infrastrutture, anche digitali. Questo si traduce in sistemi più snelli per chi deve aprire un’attività, semplificazioni normative, per esempio con l’eliminazione dell’adempimento burocratico e la cancellazione di gran parte delle dichiarazioni certificate di azionamento dei macchinari, annualmente presentate allo Sportello Unico per le Attività Produttive.
Contemporaneamente puntiamo sulla riqualificazione del territorio e del distretto pratese, cominciando dall’urbanistica. Tra i progetti che cambieranno Prato nei prossimi anni c’è il Parco centrale di Prato: abbiamo acquistato dalla Regione l’area su cui insisteva l’ex ospedale della città per crearci un parco urbano, un polmone verde che si estende per tre ettari dentro le mura cittadine. Progetti di riqualificazione urbana riguardano anche l’area del Macrolotto 0, conosciuta come Chinatown, per ricreare un’identità del quartiere caratterizzato dalla presenza di residenze e attività artigianali. Infine le infrastrutture, con la creazione dell’Asse delle industrie, perfezionando un collegamento viario già esistente che va da Pistoia fino a Firenze e vede a Prato uno snodo fondamentale di collegamento delle aree industriali.

Ci può raccontare un’esperienza di successo con un impresa che ha coinvolto la sua amministrazione?

Tra le aziende pratesi più innovative contiamo sicuramente Estra. Ed è in collaborazione con questa azienda che stiamo portando in città un sistema i videosorveglianza intelligente, con telecamere ad alta definizione. In prospettiva allargheremo questo sistema anche fuori città grazie alla collaborazione con il Comune di Firenze. Un lavoro analogo lo stiamo portando avanti con la connessione veloce in tutte le scuole della provincia pratese. L’amministrazione ha infatti intrapreso il percorso digitale dalle scuole per offrire agli studenti tutti quei servizi tali da poter utilizzare la tecnologia per la didattica e per permettere a tutti di accedere a questi mezzi, sempre più indispensabili per il futuro, indipendentemente dalle possibilità delle famiglie d’origine. Come Comune di Prato abbiamo investito 200 milioni per portare la rete a 100megabit nelle scuole.

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