Le primarie del Pd si rivelano sempre di più un boomerang per il partito di Matteo Renzi.
Il dibattito politico di queste ore vede schede bianche per aumentare i votanti a Roma e soprattutto le video denunce di Fanpage.it sul voto inquinato per le primarie napoletane.
E proprio su Fanpage vorrei spendere qualche parola.
Fanpage è una startup, ormai di successo, che ci insegna (lo stesso discorso vale anche per Formiche) che non esiste la crisi dell’editoria: esiste la crisi del giornalismo di scarsa qualità in un contesto in cui gli editori tradizionali non investono sull’informazione di qualità.
Stop. Nulla di più.
Sano giornalismo fatto per strada conoscendo territorio e con fonti di qualità (come ribadisce il direttore Piccinini a La Repubblica in un intervista di Ottavio Lucarelli) che ha portato la testata editoriale ad avere un team di 44 giornalisti.
Un team che come sottolinea Piccinini ha nella propria carta d’identità la qualità dell’informazione e della verifica delle notizie.
Ed allora complimenti sinceri all’editore di Fanpage.it Gianluca Cozzolino, al direttore Francesco Piccinini,ai giornalisti dell’inchiesta Antonio Musella, Alessio Viscardi e Peppe Pace e a tutta la redazione.
Ps Io non so chi organizza le primarie ma gli consiglierei di contattare Raffaele Picilli, Marina Ripoli o anche me per non fare errori grossolani come quelli che ho visto nelle primarie napoletane.
A tutti consiglio di leggere il libro di Picilli e Ripoli con la mia introduzione edito da Rubettino.
Qualsiasi esperto di comunicazione politica e fundraising per i partiti alle prime armi consiglierebbe di sfruttare questa “grande festa democratica” (parole dei leader del Pd) per raccogliere almeno l’email e il cellulare dei votanti per restare poi in contatto. Così non è avvenuto a Napoli…
