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Primarie, ecco dove hanno vinto gli outsider Rubio e Sanders

Bernie Sanders si conferma quasi imbattibile nel New England e nei caucus, vincendo le assemblee dei democratici nel Maine. Marco Rubio, invece, riscatta un po’ il deludente Super Sabato, vincendo a Portorico: ottenendo oltre il 50% dei consensi del Territorio, i cui cittadini non hanno diritto di voto per la presidenza, il senatore della Florida intasca tutti e 23 i delegati in palio.

Democratici, duello a Flint

Con la vittoria nel Maine, Sanders ha vinto in 8 Stati, contro gli 11 andati a Hillary Clinton, che gli è molto avanti nella conta dei delegati. Sanders ha vinto ovunque nel New England, tranne che nel Massachusetts. Le assemblee nel Maine sono state caratterizzate da un’affluenza più alta del previsto.

Ieri sera, la Clinton e Sanders sono stati impegnati in un dibattito televisivo trasmesso dalla Fox e svoltosi a Flint, Michigan, città al centro di uno scandalo per le acque tossiche. Per la Clinton, l’evento, una ‘town hall’, con domande poste direttamente da elettori, segnava il ritorno sulla Fox dopo oltre due anni: l’ex first lady aveva inizialmente rifiutato, poi ci ha ripensato.

Nel dibattito, che si apre con la richiesta di dimissioni dei responsabili dello scandalo delle acque e con la solidarietà ai cittadini di Flint, dopo un minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex first lady Nancy Reagan, Sanders è stato critico e persino duro con la rivale sui temi soliti, l’atteggiamento verso Wall Street, il salvataggio delle banche, i discorsi super pagati, la presidenza Clinton. Invece, sul salvataggio dell’industria dell’auto, importante nello Stato, la Clinton ricorda: “Io votai a favore, Sanders contro”. Fermo il no del senatore al fracking, una tecnica di estrazione del petrolio; smussato quello della Clinton.

La primarie del Michigan sono domani, martedì 8 marzo.

Repubblicani, un successo salvavita

Per Rubio, il successo a Portorico, trionfale nella misura, era indispensabile a ricacciare le pressioni dei rivali Donald Trump e Ted Cruz perché si ritirasse. Per il senatore della Florida, è il secondo successo, dopo quello in Minnesota, contro i 12 di Trump e i cinque di Cruz.

Un momento della verità, per Rubio e anche per John Kasich, saranno le primarie in Florida e Ohio, il 15 marzo, con la formula che chi vince prende tutti i delegati. Rubio ostenta sicurezza: “Sapevo che sarebbe stato un momento duro”, ha detto della disfatta al Super Saturday. “La mappa dei voti, però, ora migliora a mio favore”.

Resta la possibilità che nessuno dei candidati arrivi con la maggioranza dei delegati alla convention di luglio, creando il caso da tempo inedito di una ‘convention aperta’.

Per ulteriori approfondimenti sulle elezioni presidenziali americane, clicca qui per accedere al blog di Giampiero Gramaglia, Gp News Usa 2016



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