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Referendum Costituzionale. Il mistero della Dama bianca

Il Referendum costituzionale di ottobre inizia a far parlare di sé. La madre di tutte le battaglie renziane, mentre gli occhi sono puntati altrove, affina la macchina e si prepara – con discrezione – alla corsa. Maria Elena Boschi porta avanti la sua riforma in Parlamento e sarà protagonista in Aula ad aprile, quando la sua relazione porrà al voto definitivo (con il secondo passaggio alla Camera, come previsto dall’articolo 138 della Costituzione) il Ddl di Riforma costituzionale che porta il suo nome.

Al Nazareno si lavora già al coordinamento dei comitati. E’ al lavoro Lorenzo Guerini, il vice segretario Pd che Renzi schiera quando si ha a che fare con tutto l’apparato. E’ al lavoro Francesco Clementi, professore alla Luiss School of Governement, attento ad aprire i comitati all’esterno del partito, impegnato su Roma con un comitato cittadino. Ma a livello nazionale è soprattutto con una donna che in molti avranno a che fare. Una manager che viene dalla società civile, con una docenza universitaria attiva e un network non ascrivibile al solo Pd.

Sarebbe questa Dama bianca (le generalità non sono note; potremmo chiamarla Maria, per affinità con la Boschi) a tessere le fila dietro le quinte e a preparare il Comitato nazionale della Cultura per il Sì, a cui farebbero già riferimento molti nomi noti dell’universo renziano.

Si vocifera di una cena che Maria, la Dama bianca, avrebbe tenuto a Roma la sera delle Idi di marzo (a capotavola un autorevole, ancorché giovane, senatore molto vicino al Premier) al termine della quale sarebbe stato siglato l’accordo tra i fondatori del Comitato “Si Vota Si”, primo Comitato nazionale per il Sì ad aver già impostato una sua campagna, arruolato sostenitori e depositato tutte le carte dal notaio.

Mentre si cerca di svelare l’identità di questa Elena Ferrante della politica, il Comitato “Si Vota Si” deve fare i conti con un impegno ambizioso: per la controparte, i Comitati del No stanno già lanciando una loro agguerritissima campagna di propaganda.

 

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