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Così Trump e Cruz, Obama e Hillary continuano a discutere di ISIS

Dopo gli attentati di Bruxelles, il sedicente Stato islamico è di nuovo tornato a essere protagonista della campagna Usa 2016, mentre gli Stati Uniti, tra dichiarazioni di vicinanza e solidarietà, strigliano, comunque, gli alleati europei perché facciano di più contro la minaccia jihadista. Anche Hillary Clinton, ex segretario di Stato, ha detto: “E’ il nostro momento di essere vicini all’Europa, ma le banche europee la smettano di finanziare il terrorismo”. E ci sono stati screzi fra gli aspiranti alla nomination sulla risposta da dare agli attacchi e su come affrontare il pericolo costituito dall’autoproclamato Califfato che, dal canto suo, ha utilizzato proprio alcune frasi di Donald Trump, in un video diffuso sul web per celebrare gli attentati di Bruxelles. “Bruxelles era 20 anni fa una delle più belle città del Mondo. Era bellissima, e sicura. Ora è uno spettacolo dell’orrore, uno spettacolo di orrore assoluto”: queste le parole del magnate dell’immobiliare che aprono la clip di 9 minuti intitolata “Bruxelles Attacks”. La voce di Trump è coperta da immagini di combattenti jihadisti e degli attentati del 22 marzo, mentre sullo sfondo c’è un canto di battaglia. Una voce in arabo entra e afferma: “I jet dei crociati, tra cui i belgi, continuano a bombardare i musulmani in Iraq e in Siria, di giorno e di notte, uccidendo bambini, donne e vecchi e distruggendo moschee e scuole”. Sottotitoli traducono il testo della canzone: “Fratelli alzatevi! Andiamo alla jihad!”. Nel video compare anche il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve. In passato, la Clinton aveva accusato Trump di essere “il migliore reclutatore” dello Stato islamico con le sue sortite anti-Islam e l’idea di tenere i musulmani al bando dagli Usa. Adesso, invece, Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York, sostenitore di Trump, dice che l’ex segretario di Stato “potrebbe essere considerata un membro fondatore” dell’autoproclamato Califfato. Giuliani mette sotto accusa, in un’intervista a Fox News, il ritiro delle truppe Usa dall’Iraq dopo l’insediamento alla presidenza di Barack Obama: Hillary ha delle responsabilità – dice il sindaco dell’11 Settembre 2001 – “perché parte di un’Amministrazione che s’è ritirata dall’Iraq e che non è intervenuta in Siria al momento opportuno”. Dopo gli attacchi di Bruxelles, Trump e il suo rivale Ted Cruz hanno di nuovo evocato il ricorso alla tortura contro i terroristi e aumenti dei controlli sui musulmani. Il presidente Obama e pure Hillary hanno criticato queste sortite. E l’ex first lady ha anche aggiunto che Trump alla Casa Bianca sarebbe “”un regalo di Natale per il Cremlino”, considerate le posizioni ‘putiniane’ dello showman.



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