In occasione dell’11° anniversario della morte di Mario Luzi (2005-2016), il Comune di Pienza, in collaborazione con l’associazione “Mendrisio-Mario Luzi Poesia del Mondo” e l’associazione “La Barca – Centro Studi Mario Luzi”, ha organizzato un incontro che si è svolto Sabato 27 Febbraio, nella prestigiosa sala del Consiglio comunale di Pienza.
Sono intervenuti il Sindaco di Pienza, Fabrizio Fè, il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, Giampietro Colombini, il Presidente dell’associazione Mendrisio, Paolo Mettel, e quello dell’associazione “La Barca”, Nino Petreni, ed infine l’artista Marco Nereo Rotelli.
Ospite d’onore il poeta cinese Yang Lian, espulso dalla Repubblica popolare cinese nel giugno del 1989 dopo i fatti di Piazza Tienanmen, che ha tradotto e letto in cinese la poesia di Luzi “Terra lontana”, tratta dalla raccolta del 1994 “Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini” definita dal critico letterario Ramat come “il più geniale fra i libri della vecchiaia di Luzi”.
Nel corso della serata, è stata anche presentata una plaquette artistica dal titolo “Mario Luzi, Il tempo umano è perenne vigilia”, edizione Metteliana, un contributo di Luzi in vista del Giubileo del 2000, riadattato per questa circostanza, considerando l’attualità per il Giubileo della Misericordia, con una nota di Gianantonio Borgonovo.
Luzi, cittadino onorario di Pienza dal 1994, aveva l’abitudine di trascorrere qua l’estate, prima ospite del Seminario e poi in un altro alloggio, ed i colori e gli squarci della città di Pio II e di tutta la Valdorcia si ritrovano costantemente nella sua poetica.
Yang Lian, nel corso dell’incontro, ha raccontato di avere incontrato Luzi per la prima volta nel 1999, a Pescara, per il Premio Flaiano. Durante una loro conversazione, Luzi sottolineò l’importanza del collegamento fra la poesia tradizionale e la globalizzazione. La traduzione di “Terra lontana” per Yang è una conseguenza positiva della globalizzazione perché “la poesia è la nostra unica madrelingua”.
Il Presidente dell’associazione Mendrisio, Paolo Mettel, ha infine dichiarato: “Tutto questo non è merito nostro, ma della grande eredità di Luzi e del suo essere ancora attuale e attualizzabile. Ricordare ogni anno il poeta da parte di Pienza e di tutti noi, significa rendergli di nuovo omaggio e continuare a divulgare la sua opera”.