Si chiamava Abu Firas al-Suri, ma era conosciuto come Reduan Namus. Il portavoce del fronte al-Nusra, filiale di al-Qaeda in Siria, è stato ucciso insieme al figlio e altri 20 jihadisti in un attacco aereo condotto nel nord-est della Siria. “Abu Firas al-Suri e altri jihadisti uzbeki sono stati uccisi a Kafar Yalis, in provincia di Idleb”, ha confermato da Londra Rami Abderraham, direttore dell’Osservatorio Siriano di Diritti Umani. Non si conosce ancora il paese di provenienza degli aerei, ma potrebbe trattarsi di una flotta russa o siriana.
DALL’AFGHANISTAN AL RITORNO IN SIRIA
Al-Suri, un tempo ufficiale dell’esercito regolare siriano, da cui poi fu allontanato alla fine degli anni ’70 per via delle sue inclinazioni islamiste, combattè in Afghanistan durante gli anni ’80, per respingere l’invasione sovietica. Al-Suri, prima di entrare nella filiale siriana di al-Qaeda, era stato leader del gruppo Jund al-Aqsa, un’organizzazione estremista di tendenza salafita jihadista, nata in Siria nel 2014, e vicina ad al-Nusra (qui l’articolo di Formiche.net su cosa unisce e divide le organizzazioni terroristiche).
LA DIALETTICA MARXISTA
I jihadisti di al-Nusra, e i suoi alleati di Jund al-Aqsa, hanno preso il controllo di Idleb lo scorso 28 marzo. Dopo Al Raqqa, quartier generale dello Stato Islamico, Idleb è la seconda città sottratta al regime di Bashar al-Assad.
Al-Suri è stato il gerarca di al-Qaeda che ha preso in prestito alcuni precetti dell’ideologia marxista per giustificare la necessità di condurre una rivoluzione, finalizzata a cambiare le sorti del mondi islamico per le generazioni future. In un video trasmesso in rete l’otto agosto 2014, in cui rispondeva a domande sulle sorti della guerra in Siria, al-Suri ha criticato l’Isis, nemico di al-Qaeda, circa la creazione del califfato. “Il fronte al-Nusra non ha annunciato la creazione di un emirato nel senso di un emirato indipendente, o nel senso di uno stato […] Noi reputiamo che l’emirato debba essere stabilito consultando coloro i quali hanno una qualche affiliazione islamista, che si tratti di fazioni jihadiste, o leader locali, o altre persone di spicco, e sicuramente esperti”, riporta il Long War Journal.
TEORIA DELLA COSPIRAZIONE
Un articolo dell’Independent sostiene che “se veramente è morto uno dei ribelli moderati in un attacco con un drone americano, si consolidano le teorie della cospirazione secondo cui americani e russi stanno segretamente lavorando per mantenere Assad al potere”.
Faisal Abdurrahman Ibrahimi, un combattente del gruppo ribelle Ahrar al-Sham (finanziato da Turchia e Arabia Saudita, secondo l’Indipendent), ha detto al quotidiano britannico che “gli americani stanno combattendo Daesh (Isis). Ma Abu Firas e al-Nusra anche. Perché ucciderlo? I russi e le forze di Bashar stanno risparmiando leader di Isis e uccidendo veri rivoluzionari. Fa parte del loro modello…”