L’Italia attraversa oggi un periodo tribolato, nel quale il modello cooperativo sembra essere messo in discussione, nella forma e nello spirito. Noi siamo decisi a difenderlo, i numeri ci danno ragione, abbiamo una patrimonializzazione di Categoria che è il doppio di quella richiesta dalle norme europee.
Difendiamo, in particolare, il regime di concorrenza che solo le banche territoriali assicurano, il solido legame con l’economia reale che esse rappresentano. La generale constatazione che la Borsa punisce le banche che fanno credito deve oggi far riflettere il mondo dell’impresa ma non solo. Deve far riflettere tutti coloro, governanti compresi, che si ispirano ad un bonapartismo economico che ha già fatto guai grossi ed altri ancora, soprattutto, minaccia di farne.
Le strutture del credito vanno affrancate da ogni conduzione parapubblica che le legano ad un passato irrimediabilmente superato