Quando ad agosto del 2014 i cristiani iracheni hanno deciso di fondare la Brigata di Babilonia, l’organizzazione era composta da appena un centinaio di uomini. Circa 2mila se ne erano presentati ai centri di arruolamento stabiliti nei campi profughi, ma agli inizi si trattava soltanto di simpatizzanti del Movimento democratico assiro, uno dei partiti politici della zona. Ora, dopo i numerosi soprusi compiuti dai jihadisti dello Stato Islamico, i combattenti de la Brigata di Babilonia in Irak sono 100mila e sono suddivisi in circa 30 gruppi.
ADDESTRAMENTO SCIITA
I membri della brigata si riconoscono per un crocifisso, appeso al collo o tatuato sul braccio, lottano per sconfiggere i militanti di Isis e recuperare il controllo delle proprie città. Un reportage della Bbc racconta come questi siano addestrati, in prossimità dell’aeroporto militare di Bagdad, da esperti sciiti ad utilizzare armi automatiche.
CRISTIANI IN GUERRA
“I nostri figli muoiono, le nostre famiglie sono costrette ad andare via. Come possiamo accettare che la gente dica che i cristiani non combattono. Vogliamo lottare ovunque”, ha detto alla Bbc Samir, un cristiano di 17 anni, originario di Bagdad, che fa parte delle Brigate di Babilonia, il cuore della resistenza cristiana in Irak. Durante l’intervento militare americano in Irak del 2003, alcuni cristiani hanno cominciato a emigrare dopo gli attacchi di gruppi estremisti wahabi. Questa volta, invece, hanno deciso di restare per sconfiggere Isis e potere restare nelle proprie case.
IL LEADER DELLA BRIGATA
Tutto è cominciato quando un piccolo gruppo di cristiani iracheni ha deciso di creare una milizia per proteggere una regione nel nord del Paese dagli attacchi di Isis. Ne facevano parte molti sfollati provenienti da Mossul, oramai in mano ai terroristi. “Il principale obiettivo della Brigata di Babilonia è liberare Mossul”, ha detto alla Bbc il coordinatore principale dell’organizzazione, Rayan al Kaldani. “Siamo la prima forza cristiana nella storia irachena”, ha aggiunto. Il leader della Brigata di Babilonia sostiene che dopo gli attacchi compiuti dai fondamentalisti islamici contro la comunità cristiana non c’è stata altra scelta che prendere le armi e difendersi.
I COSTI
A tutti gli effetti, la Brigata di Babilonia è una milizia armata, ma i suoi membri preferiscono definirla un’unità di mobilizzazione popolare. Negli ultimi anni i componenti sono aumentati e i leader sono riusciti a persuadere il governo centrale di Baghdad a coprire le spese derivanti dalle operazioni militari e dal supporto logistico di cui queste necessitano. In totale, la Brigata di Babilonia costa circa 1,4 miliardi di dollari all’anno.