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A chi giova destabilizzare l’Europa?

Con rammarico dobbiamo prendere atto del sconcertante silenzio italiano sui finanziatori dei Panama Papers. Nulla toglie del merito di aver scoperto la lista, nella quale ci saranno pure evasori, elusori o persone che hanno pagato e pagano regolarmente i propri debiti fiscali. Tuttavia, oltre al dubbio di non voler (poter) pubblicare le liste per intero, nascondendosi dietro alla ‘corretta verifica giornalistica’ e proseguendo invece in una forma di stillicidio sospetto, non si capisce come mai nessuno in Italia abbia voluto farsi la domanda principale: chi e per quali ragioni è stato fatto scoppiare il caso che ha già prodotto le dimissioni del Premier Islandese e sta mettendo in gravi difficoltà il Premier inglese Cameron?

E’ noto infatti che tra i principali sponsor di questo team di giornalisti e quotidiani, ci sono non solo soggetti ben noti per le proprie attività filantropiche di ‘sinistra’ ma anche una organizzazione direttamente legata agli Stati Uniti. I finanziatori sono ben noti: Atlantic Philanthropies of New York, Democracy Fund, Ford Foundation, Foundation for National Progress, John D. & Catherine T. MacArthur Foundation, Open Society Foundations, Public Welfare Foundation, Rockefeller Brothers Fund, Rockefeller Family Fund, America’s Charities BelleJar Foundation, Foundation for National Progress, Jewish Community Federation and Endowment Fund. I donatori del consorzio giornalistico sono: Adessium Foundation, Open Society Foundations, The Sigrid Rausing Trust, the Fritt Ord Foundation, the Pulitzer Center on Crisis Reporting, The Ford Foundation, The David and Lucile Packard Foundation, Pew Charitable Trusts and Waterloo Foundation e il filantropo australiano Graeme Wood oltre a USAID. Soros e le sue Fondazioni lavorano in stretta collaborazione in molti settori e in molti Paesi con Ford Foundation, Rockfeller Trust and Foundation, Adessium Foundation, Sigrid rausing Trust e USAID.

Nella riunione dello scorso G20, tra gli altri non si è raggiunto nessun accordo sul bando e lo scambio di informazioni tra paesi per la lotta ai paradisi fiscali, non a caso con evidenza su LaRepubblica del 28 aprile viene intervistato Hervè Feliciani (protagonista della ‘Lista Lagarde’) che afferma per l’appunto che lo scandalo servirà soprattutto ai paradisi fiscali Abu Dhabi, Russia, Usa (Delawere, in particolare Miami). Ovviamente, da pochi è stato notato come , pochi giorni dopo la diffusione dei primi elenchi, il Commissario per le Finanze della UE, Moscovici abbia promosso l’idea di migliore collaborazione e coordinamento (?) tra i paesi della stessa unione europea. Per inciso, poche settimane prima della nomina di Moscovici e della definizione del portafoglio e anche successivamente alla sua nomina, lo stesso Moscovici ha più volte e sempre con entusiastica sudditanza, partecipato a diversi eventi pubblici con lo stesso Soros, per promuoverne libri, interviste e tesserne le lodi.

Ancor più preoccupante quello che per tramite anche dei mass media, sappiamo stia accadendo in Macedonia in queste settimane, il confine di Idomeni dove migliaia di migranti sono in attesa di ‘registrazione e verifica’, viene descritto come una ‘landa di disperati’, ‘colpiti da lacrimogeni e violenze della polizia macedone’. Nessuno riesce però ad impedire che nelle diverse immagini trasmesse dalle televisioni, emerga chiara la ‘guerriglia’ con fionde e molotov rudimentali verso i poliziotti di confine.

Sempre in questi stessi giorni, emergono immagini delle proteste di piazza a Skopje, poche migliaia di aderenti ai partiti di sinistra stanno protestando contro la intenzione, non la decisione, del Presidente della repubblica di concedere la amnistia ad alcuni condannati. La vera ragione di violenze, incendi e proteste però risiede nella volontà di posticipare ulteriormente le elezioni politiche, preso atto che il Partito Democristiano e le forze politiche di minoranza albanese sono rispettivamente in enorme vantaggio nei sondaggi rispetto alla sinistra. Preoccupa che anche in queste ore si parli di rivoluzione colorata, che questi moti di protesta siano sostenuti dai mass media sponsorizzati dalla Open Society (Radio Liberty, Balkan Inside e Prizma) e da USAID.

Saranno solo casi della storia, fortuite coincidenze? Ce lo chiediamo, non senza riflettere sul perché si voglia creare instabilità in nazioni e paesi e in situazioni già difficili come quella che sta affrontando l’Europa con il fenomeno della epocale migrazione. Si voleva creare difficoltà ai sostenitori della permanenza del Regno Unito nella Europa, quando si è colpito David Cameron o la stabilità Ucraina quando si è accusato Poroshenko con i Panama Papers? Si vuole fare della Macedonia un porto franco alle porte della Europa e una avanposto per creare ulteriore instabilità in Grecia, Albania, Bulgaria? A chi giova tutto questo? E’ comprensibile che possa giovare agli interessi speculativi di filantropi che ingrassano grazie alla loro attività, non troviamo ragioni invece che possano eventualmente giustificare l’azione di USAID. L’instabilità europea perché dovrebbe giovare agli Usa e se l’azione di USAID, di concerto con Soros, è ‘fuori controllo, perché l’Amministrazione Obama non la impedisce? Tutte domande aperte che l’incontro di Hannover di lunedì prossimo dovrà chiarire definitivamente. Un Europa vassalla stupida degli Usa e magari governata dietro le quinte da burattinai filantropi non avrebbe futuro, accrescerebbe la forza e il consenso dei partiti antieuropei e antiamericani e non sarebbe di grande utilità per gli stessi americani.

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