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Come Renzi sta trivellando le opposizioni

Matteo Renzi

Dunque, in soli due giorni l’armata Brancaleone delle opposizioni – da M5S alla Lega fin ad arrivare a quella suicida di Forza Italia – si è beccata due sonori ceffoni dal governo di Matteo #Renzi. Il primo (scontato) dal referendum più inutile della storia democratica che l’ha tramortita, incluso anche quel Governatore che ancora non l’ha capito ed ha continuato a coprirsi di ridicolo per tutta la giornata di ieri. Il secondo l’ha stesa al tappeto con ben due – diconsi due – mozioni di sfiducia rispedite al mittente con altrettanti voti contrari al Senato. Che dire loro? Complimenti, bei volpini!

E il premier? Con tutti i limiti posti alla sua azione – dalla composizione della XVII Legislatura alla congenita rissosità ed innata inconcludenza del suo stesso partito, il livello di alcuni collaboratori non così adeguati al ruolo – e nonostante a volte pare essere il principe dei para..cools, Matteo Renzi ci mette la faccia, decide ed agisce. Nel merito del bene o del male, lo dirà solo il tempo, ma in questo Paese abiutato alle chiacchiere, davvero non è poca cosa, anzi direi proprio che è tanta roba.

Quindi, una siffatta opposizione e data l’attuale compagine parlamentare, un fatto pare essere fuori di ogni discussione: non ci sono prossime alternative a questo premier ed a questo governo, se non ancora tante ciacole, contraddizioni e spesso un mare di programmi velleitari ben lungi dal poter diventare una seria e reale alternativa a Renzi. Insomma, poca roba, robetta minima.


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