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Democratici: Hillary e Sanders se la giocano sul salario minimo

Hillary Clinton ha voluto essere presente, accanto al governatore dello Stati di New York, Andrew Cuomo, figlio d’arte e possibile futuro aspirante alla nomination democratica, alla firma della legge sull’aumento, progressivo, a 15 dollari del salario minimo. Il tema è un cavallo di battaglia della campagna del suo rivale Bernie Sanders.

Quasi contemporaneamente, una legge analoga è stata varata in California. I due processi saranno completati entro il 2021 a New York ed entro il 2022 sul Pacifico.

Dopo la firma della legge nei due Stati, il più popoloso dell’Unione e il terzo per popolazione, il presidente Barack Obama ha rinnovato l’appello al Congresso perché raccolga la sfida e vari una legge federale: “E’ il momento che il Congresso faccia ciò che è giusto per ogni lavoratore americano e per la nostra economia”.

Obama, che propugna il provvedimento, ma che ha poche speranze di vederlo approvato dal Congresso, controllato dall’opposizione repubblicana, s’è congratulato con i governatori Cuomo e Jerry Brown. Oltre che l’aumento del salario minimo, le misure firmate prevedono un’estensione dei giorni di malattia pagati e, a New York, anche il congedo parentale remunerato.

“Da quando nel 2013 ho fatto per la prima volta appello al Congresso per un aumento del salario minimo – ha detto Obama -, sono 18 gli Stati ad avere agito in questa direzione, oltre al Distretto di Columbia”. Il salario minimo è attualmente fissato, a livello federale, a 7,25 dollari l’ora e l’Amministrazione democratica vorrebbe portarlo a 10,10 dollari l’ora.

Su questo punto, la Clinton non è perfettamente allineata con Obama: pensa che la competenza debba restare ai singoli Stati, forse rendendosi conto delle difficoltà di spuntarla a livello federale, ed è convinta che la tendenza segnata dallo Stato di New York e dalla California “si diffonderà presto”. Sanders, come Obama, auspica un provvedimento del Congresso.

La California e il Massachusetts, con i loro 10 dollari l’ora, hanno già i salari minimi più alti dell’Unione, dietro il Distretto di Columbia, dove sorge la capitale Washington, con 10,50 dollari l’ora. Incrementi sono già stati decisi, oltre che a livello statale, a livello municipale.

S’è intanto appreso che, anche a marzo, la Clinton ha raccolto meno soldi di Sanders per la campagna: oltre 44 milioni di dollari contro meno di 30. Nei primi tre mesi del 2016, il senatore del Vermont ha raccolto 109 milioni di dollari, contro i 74 dell’ex first lady. Un ulteriore segnale che la sfida fra i due è vera, anche se l’esito a favore di Hillary pare segnato.



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