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Il vice Catarella

Ero tra i 1500 in fila per fare la comparsa in qualità di vice Catarella. Già, lo ammetto Montalbano è Montalbano, la Sicilia che piace a tutti. Quella che ragiona, che funziona. Che fa girare i piccioli. E quindi, foss’anche per il solo tempo delle riprese, foss’anche per qualche minuto dentro un set, ne valeva la pena farsi tutta questa fila.

Non sono stato preso, pazienza. Ma ne è valsa la pena perché non ha prezzo aver avuto la possibilità di venire a contatto con tutta questa bella umanità. La stessa, precisa, identica che ha ingrassato le piazze ai comizi di Mattei, Berlusconi e Grillo. La stessa che scende in piazza ai comizi di Libera e che dimentica anche se si ricorda degli eventi per non dimenticare.
Quella stessa umanità che Giuseppe Tornatore aveva perfettamente catalogato in l’Uomo delle Stelle. Inutile citare il maresciallo “Franco Scaldati”:- La gente è disposta a dire più verità di fronte a una macchina fotografica che a un paio di manette – .

Quante risate a sentire i commenti di tutti quei compagni di fila, specie quelli dei più attempati. Per dire: – Carmelo tu per fare un poco di fic-tion devi aspettare i nuovi episodi di Montalbano – . E Carmelo, di fioretto : – Almeno a mia, nella vecchiaia solamente, mi toccò il ruolo di comparsa fic-tion parlando. Tu Salvatore in effetti protagonista fosti. In storie di corna però. -. Roba da fare invidia a Francesco Maria Burruano, quello del :- Du coippa e nun c’è cchiù nenti -.

Un martedì di cast che è stato per mezza provincia un lunedì di Pasqua. Tolti i pensionati veri, presunti, da diporto e da oltre le 12 miglia, c’erano anche tantissimi giovani. La mancanza chiffari, va. Tanto il PIL è talmente basso che un ulteriore abbassamento manco si vede. Quanto a PIL in Sicilia, infatti, du coippa e nun c’è cchiù nenti.



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