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Chi asseconda la dissennata guerra ai pensionati

inps, Boeri, pensioni

La CGIA di Mestre sembra volersi associare alla demenziale campagna di stampa contro i pensionati proponendo un ulteriore balzello sulle pensioni più elevate che “non corrispondono ai contributi versati”.

Qualcuno ricordi al coordinatore dell’ufficio studi di tale associazione Paolo Zabeo che le pensioni più alte da 91 mila euro annui lordi in su sono già state e continuano ad essere assoggettate al cosiddetto “contributo di solidarietà” (del 6, 12, 18 % a seconda dell’importo della pensione). Prelievo-esproprio per altro già dichiarato incostituzionale dalla Consulta, mentre pensioni medio-basse sono state assoggettate dal 1992 ad oggi per circa venti volte a reiterati blocchi della perequazione, giudicati anche questi incostituzionali e che hanno determinato una diminuzione del potere d’acquisto di circa il 40%.

Quanto alla corrispondenza delle pensioni ai contributi versati è bene ricordare a Zabeo che oramai è universalmente accertato che ricalcolando le pensioni più elevate con il metodo contributivo, queste dovrebbero essere ulteriormente integrate, al punto che nella legge di stabilità dello scorso anno, è stata inserita la norma di salvaguardia intesa ad evitare questi eventuali ulteriori incrementi.

Condividiamo il desiderio di Zabeo di recuperare risorse per quindici miliardi onde evitare l’incremento dell’IVA e delle accise ma ricordiamo che il cosiddetto contributo di solidarietà (illegittimo) ha comunque reso appena qualche decina di milioni.

Sarebbe bene perciò, che il magnifico centro studi della CGIA piuttosto che occuparsi delle pensioni, esaminasse con maggiore attenzione i dati “ strabilianti” riportati nella acclusa tabella dei redditi medi dichiarati anche da molti suoi associati per poter sollecitare e suggerire rimedi più opportuni nella lotta all’evasione fiscale e contributiva e quindi al recupero delle risorse necessarie per evitare gli aumenti IVA e accisa.


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