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Landesparteitag della SPD a Berlino

Ed anche quest’anno si è tenuto il Landesparteitag della SPD di Berlino. Si tratta dell’Assemblea annuale del partito socialdemocratico tedesco. Quest’anno i temi discussi sono stati tanti e importanti: lavoro, sicurezza, migrazioni, formazione ed Europa. Mai come oggi il tema Europa emerge con forza anche in un dibattito a livello “locale”.

Berlino conta oltre 3,5 milioni di abitanti. Contando anche l’Hinterland superiamo i 4 milioni. Si tratta di una metropoli europea tra le più dinamiche e politicamente importanti. Oltre il 20% della sua popolazione ha origine non tedesca. E negli ultimi mesi ha vissuto in modo forte gli effetti dei flussi migratori dalla Siria e dal medio-oriente. Decine di migliaia sono i richiedenti asilo arrivati a Berlino da settembre 2015 ad oggi. La città ha dimostrato una grande forza e un livello di impegno civico enorme.

Il sindaco/governatore Micheal Müller ha oggi ricevuto anche l’investitura a Parteivorsitzender della SPD di Berlino sostituendosi a Jan Stöß. Una tensione interna al partito socialdemocratico tedesco che si è conclusa con una conferma positiva, ma non entusiasmante, per Müller. Con l’81,7% dei voti dei delegati, infatti, Müller ha avuto il via libera. Non bisogna farsi ingannare dalla %. Si tratta di una conferma che soddisfa in vista delle elezioni di settembre, ma che segna un malcontento interno per la scelta dell’ultimo momento di non tenere solo la candidatura a sindaco, ma anche a capo del partito. La motivazione è stata la “governabilità”.

Müller ha dalla sua parte una forte esperienza politica da ministro dello sviluppo nell’amministrazione Wowereit e una esperienza di due anni circa da Sindaco reggente di Berlino andata molto bene. Negli indici di gradimento è infatti il politico che gode della maggiore fiducia da parte dei berlinesi.

http://www.berliner-zeitung.de
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Quel che conta è che il discorso di Müller è stato molto apprezzato: ha parlato del bisogno di non lasciare che le forze estremiste di destra abbaino anche a Berlino uno spazio. Ha detto di non lasciare che Berlino, città che ha fatto della tolleranza uno brand, cada vittima dell’odio. Non accadrà. Secondo i sondaggi la SPD è il partito di maggioranza relativa (23-27%)mentre AfD, il partito xenofobo, euroscettico e di destra, non sembra superare il 5-7%. Una notizia comunque poco entusiasmante perché SPD dovrà fare una coalizione con altri partiti: CDU (data al 18-21%), Verdi (14-18%), FDP (3-5%) o Die Linke (12-14%).

Link Sondaggi: Forsa, 2016.

La SPD ha fatto consultazioni ampie e molto partecipate negli ultimi tre-quattro mesi per costruire, insieme alla base e ai gruppi vicini al partito (sindacati, associazioni culturali e/o umanitarie) il programma ufficiale. Quello che colpisce è il metodo con cui si è avuta la discussione internamente e come si è arrivati sia alla candidatura di Müller, sia alla creazione del programma. Una vera politica partecipata. Una politica positiva, inclusiva e attenta alle istanze delle società civile e soprattutto della parte che il partito dovrebbe rappresentare. Una logica che sembra assai distante da quella italiana. Purtroppo.

Come già detto il ruolo dell’Europa gioca ha una rilevanza particolare. Non solo per la questione migranti ed estremismi di destra (Polonia e Ungheria) ma anche per quanto riguarda questioni specifiche che per i tedeschi sono molto importanti: CETA e TTIP, per esempio. L’intervento del candidato sindaco è stato forte contro il metodo con cui l’UE sta portando avanti l’accordo transatlantico. Un posizioni critica che si discosta molto da quella di Sigmar Gabriel. Una eventuale vittoria della SPD a Berlino potrebbe dare un segnale forte alla SPD di Gabriel.

Berlino con la SPD ha ora una sfida importante da vincere. Si tratta di spostare la capitale della Germania verso sinistra. Le opzioni sono diverse: aspirare a una vittoria netta (oltre il 30% di consensi, molto improbabile) o una vittoria positiva (oltre il 26%) così da essere partito di maggioranza relativa e dare la direzione al prossimo governo della città-capitale. In molti sperano, nel caso la SPD non riesca a vincere da sola, in un’alleanza con Verdi e Die Linke. Sarebbe un esperimento molto interessante.

Link: Live-Blog

Seguirò le vicende berlinesi e cercherò di darne pubblicità su questo spazio.

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