Skip to main content

Rodrigo Cipriani Foresio, chi è l’uomo ponte fra Alibaba e il Milan di Berlusconi

Grandi speranze per i tifosi dell’A.C. Milan arrivano dalla Cina. Il colosso dell’e-commerce Alibaba potrebbe essere interessato all’acquisto della squadra di calcio italiano, ormai sprofondata nel caos e nella rassegnazione dopo mille sconfitte. I cinesi, si sa, sono affascinati dal football: nell’ultima sessione di affari della Chinese Super League hanno speso 260 milioni di euro solo nel mese di febbraio, come riporta il Corriere dello Sport. I soldi, di certo, li hanno. Il presidente della Cina, Xi Jinping, è un grande tifoso e non ha rinunciato ad un selfie con Aguero durante la visita al Manchester City. Gran parte degli investimenti nel calcio cinese però arrivano da privati.

BOOM DEL CALCIO IN CINA

È forse sulla scia di questo boom calcistico in Cina, con la vittoria del Guangzhou nella Champions League asiatica e l’acquisto di giocatori come Jackson Martinez, Texeira e Gervinho, che il magnate cinese Jack Ma, fondatore e proprietario di Alibaba, sta pensando al Milan e i suoi 18 scudetti (o 17, secondo gli interisti?) come un buon investimento futuro per il posizionamento internazionale.

LA CORDATA CINESE

Andrea Montanari di Mf/Milano Finanza ha scritto: “Questa volta i cinesi fanno sul serio. E se da Fininvest arriva la smentita sulle voci riportate in giornata sull’interesse di Jack Ma, patron di Alibaba, e non vi è certezza di un interesse del patron di Hutchison Whampoa, è assodato che una cordata di imprenditori cinesi stia stringendo i tempi per arrivare alla definizione dell’acquisto della maggioranza del Milan. Anche se il via libera definitivo dovrà arrivare da Silvio Berlusconi, finora inamovibile sulla cessione della squadra che controlla e gestisce da 30 anni“. L’opzione della cessione del 70-80% del club rossonero esiste ed è concreta, ha aggiunto Mf/Milano Finanza: “Al punto che già domani, giorno dell’assemblea del Milan, l’argomento potrebbe essere all’ordine del giorno. Anche se è più probabile che alla fine l’ok, o la bocciatura, all’operazione verrà data ad Arcore”. La base di partenza, nettamente inferiore a quella della trattativa mai decollata con Bee Taechaubol (valorizzava il 100% del Milan 1 miliardo), è rappresentata dai 500-550 milioni di valore dell’equity del club rossonero, che ha chiuso il 2015 con ricavi per 221 milioni e una perdita di 89 milioni, ha ricordato Montanari.

L’INCONTRO TRA MATTEO RENZI E JACK MA

Ad aprile Jack Ma ha incontrato il premier Matteo Renzi all’incontro World Wine Web di Vinitaly. “Il futuro di Alibaba e dell’Italia sono intimamente connessi. Jack ha capito che l’economia digitale può trasformare la nostra economia. Alibaba è la più grande piattaforma on line. L’Italia negli ultimi 20 anni ha perso troppe occasioni in questo settore”, ha dichiarato il presidente del Consiglio. Ad accompagnarli c’erano altri fiorentini: Marco Carrai, amico e consigliere del premier, e Rodrigo Cipriani Foresio, managing director di Alibaba in Italia, Spagna e Grecia. Il primo incontro tra Ma e Renzi è avvenuto nel marzo del 2015, quando il managing director per l’Italia non era ancora stato nominato.

QUEL TAVOLO A VINITALY

Sul Corriere Economiaripreso da Dagospia – si legge che al Vinitaly di Verona, Cipriani Foresio era seduto al tavolo d’onore con Renzi, Ma e Oscar Farinetti, fondatore di Eataly: “Il manager del momento? Viaggia in quel particolare segmento di successo che incrocia logistica e food ed è stato avvistato sulla rotta Pechino-Roma. Rodrigo Cipriani Foresio, 52 anni, fiorentino, è il country manager di Alibaba, la piattaforma di Hangzhou per il commercio elettronico fondata nel ’99 da Jack Ma”. La sede centrale di Alibaba in Europa è in Inghilterra, ma con l’incarico di Cipriani Foresio è stato aperto un ufficio a Milano, da quanto si legge su Prima Comunicazione del 21 ottobre del 2015.

ma cipriani

IL LEGAME CON MEDIASET

Laureato alla Bocconi in Economia aziendale  nel 1985, tifoso del Milan, Cipriani Foresio ha festeggiato il ritorno di Mario Balotelli su Facebook ad agosto del 2015. Una squadra molto a cuore nel suo ambiente di lavoro dal 2006 al 2010, quando era amministratore delegato di MediaShopping, la società del gruppo Mediaset che si occupa delle televendite. È lì che Cipriani Foresio ha fatto esperienza nel mondo dell’e-commerce, tv, telemarketing, catalogo e retail. Nel 2009 ha consegnato 750mila prodotti per un fatturato di circa 65 milioni di euro.

Dal 2003 al 2005 è stato responsabile direzione direct business RTI e dal 2002-2003 direttore commerciale Rti New Media, dove ha creato servizi sms a pagamento per Mediaset, l’azienda del presidente del Milan, Silvio Berlusconi.

QUELLA KEYWORD NEL CURRICULUM 

Cipriani Foresio è stato amministratore delegato della start up Double Click Italia. Sul suo cv pubblicato sul sito di Cinecittà dice di avere creato un portafoglio con più di 100 siti in concessione e contrattualizzato la concessione pubblicitaria in esclusiva di Google per l’Italia e poi estesa a Double Click Europa. Si legge testualmente: “Ho venduto la prima Keyword di Google in Italia!!!”. Un’operazione tecnica che forse nei primi anni del 2000 era da ammirare. “Giro d’affari di 9 milioni di euro – aggiunge – e profittevole dal primo anno”. L’esperienza però è durata soltanto un anno, dal 2000 al 2001.

DALL’AGRICOLTURA AL CINEMA

Ad ottobre del 2010, Cipriani Foresio è stato nominato dal ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan come presidente e amministratore delegato di Buonitalia SpA, la società per la promozione e la valorizzazione dell’agroalimentare italiano. L’esperienza è finita nel 2011 quando, insieme con Galan, anche Cipriani Foresio è passato dal cibo al cinema. Galan lo ha nominato presidente dell’Istituto Luce-Cinecittà Spa.

NUMERI E POLEMICHE

Nella gestione di Cipriani Foresio come presidente dell’Istituto Luce non sono mancate le polemiche. Sul Sole 24 Ore del 28 marzo del 2014 si legge: “In base al decreto ministeriale 24 dicembre 2013 n. 166 dal 1° aprile 2013 è previsto un tetto per l’ad di 155.829,27 euro e un tetto per il ruolo di presidente di 46.748,78 euro. Dai dati sulla trasparenza del Mef emerge che nel 2012 il presidente Rodrigo Cipriani Foresio ha avuto compensi per 158.458,96 euro, mentre l’ad Roberto Cicutto ha avuto 56.363,62 euro. Sul sito dell’Istituto per il 2013 è Rodrigo Cipriani Foresio dichiara compensi lordi per 150mila euro, mentre Roberto Cicutto 160mila euro”.

IL RAPPORTO CON GALAN

La prima esperienza professionale di Cipriani Foresio risale al 1988, quando è entrato a Publitalia ‘80, con Giancarlo Galan nella direzione centrale. Nel 1993 è diventato dirigente con mansioni commerciali, tra cui la gestione del cliente pubblicitario principale (Gruppo Unilever) fino a diventare assistente del presidente e amministratore delegato Giuliano Adreani.

Ha incontrato Papa Benedetto XVI, è membro di un gruppo del social network di Zuckerberg che sostiene Marcello Dell’Utri e condivide commenti sulla caduta del Pil durante il governo Renzi: “Santa Verità! ‘Brindavate con la caduta del governo Berlusconi. Mo prendetelo nel… e pedalate!”.

 

×

Iscriviti alla newsletter