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Sanders arriva tardi in Vaticano, ma il Papa non arriva proprio

Bernie Sanders è arrivato in ritardo, ma Papa Francesco non è arrivato proprio. E così l’atteso, ma improbabile, incontro fra i due non c’è stato. Per Sanders, la giornata in Vaticano è stata lo stesso mediaticamente intensa e umanamente coinvolgente, anche se una foto con il Pontefice sarebbe valsa il viaggio ben più di quelle con i presidenti “di sinistra” di Bolivia ed Ecuador, Evo Morales e Rafael Correa – Morales, come previsto, è stato pure ricevuto dal papa -.

Decine di giornalisti attendevano il senatore, candidato alla nomination democratica, all’ingresso e all’uscita dal Vaticano, dove era stato invitato a parlare di economia e società alla Casina Pio IV, dove la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali organizzava un convegno sul 25° anniversario della Centesimus Annus, l’enciclica emessa da Giovanni Paolo II dopo il crollo del Muro di Berlino e la fine dei regimi comunisti nell’Europa orientale.

Aprendo i lavori, il cancelliere della Pontificia Accademia, arcivescovo Marcelo Sanchez Sorondo, ha letto in aula un messaggio di saluto del papa che si scusava di non potere salutare i partecipanti al convegno, perché gli “sarebbe stato difficile” in vista della partenza per Lesbo, l’isola greca dove oggi testimonia l’accoglienza dei rifugiati.

Partito da New York subito dopo il dibattito televisivo con la sua rivale Hillary Clinton e arrivato in Vaticano in ritardo a causa dei controlli a Fiumicino, Sanders, che è a Roma con la moglie Jane, quattro nipoti e complessivamente una decina di familiari, è entrato dall’ingresso del Perugino, che è il più vicino alla Domus Santa Marta, dove risiede Papa Francesco. E lì, dopo l’intervento, ha poi conversato con i giornalisti, dicendosi “impressionato” dal pontefice e “dalla sua visione d’un’economia mondiale che lavori per tutte le persone”. Ad attenderlo, c’erano pure alcuni suoi giovani sostenitori, cittadini americani.

“Il papa ha veramente svolto un ruolo storico per cercare di creare una nuova economia mondiale e una nuova visione per il pianeta: non possiamo andare avanti con l’avidità”, ha affermato Sanders, secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, rilevando che la “visione economica” del pontefice “sul cambiamento climatico è fondamentale”. Per questo, ha spiegato, “ho rinunciato a fare campagna per un giorno: accettare l’invito ed essere qui è stata una cosa giusta”, nonostante l’imminenza delle primarie nello Stato di New York martedì 19 aprile: il convegno e il Vaticano sono sponde nella sua battaglia contro le iniquità sociali, anche se non è chiaro quale possa esserne l’impatto sull’elettorato statunitense, dove la popolarità di Jorge Bergoglio è controversa.

Secondo Sanders, “la dottrina sociale della Chiesa, dalla prima enciclica sull’economia industriale, Rerum Novarum, del 1891, alla Centesimus Annus, alla enciclica ecologica di Papa Francesco Laudato Sii l’anno scorso, densa di motivi d’ispirazione”, è uno dei “pochi luoghi del pensiero moderno”.

Nel suo intervento, intitolato “L’urgenza di una morale economica”, il senatore, ebreo e “socialista”, ha giudicato la situazione sociale di oggi “peggiore” che all’epoca di Leone XIII, perché “nel 2016 l’un per cento della popolazione del pianeta possiede più benessere del restante 99 per cento”. Ed oggi “è ancora più grave la speculazione, con i flussi finanziari illeciti, la distruzione ambientale e l’indebolimento dei diritti dei lavoratori. Gli eccessi della finanza e la diffusa criminalità finanziaria a Wall Street hanno svolto un ruolo diretto nel provocare la peggiore crisi finanziaria del Mondo dalla Grande Depressione”.
E se la globalizzazione è stata usata “come pretesto per una deregolamentazione delle banche, ponendo fine a decenni di protezione legale per i lavoratori e le piccole imprese”, Papa Francesco, che condanna la “globalizzazione dell’indifferenza”, “è sicuramente – ha scandito Sanders – la più grande dimostrazione mondiale contro tali concessioni alla disperazione e al cinismo”. Il pontefice “ha aperto gli occhi della gente con l’appello alla misericordia, alla giustizia e alla possibilità di un Mondo migliore. Sta ispirando la ricerca di un nuovo consenso globale per il nostro bene comune”.



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