Alfio Marchini non c’è dubbio è una faccia sorridente e magari anche belloccio e come tanti di noi ama Roma. Riuscirà il nostro eroe a fare breccia nella nebbia infangata e trucida della città eterna, capitale della politica più nauseante?
Vediamo perché pensiamo che abbia delle buone opportunità, posto che è dotato di una discreta intelligenza. E’ già ricco per i fatti suoi e non ha bisogno di fare cassa, è un discreto imprenditore che ha ereditato dal nonno un impero di palazzi (ma non si può dire “palazzinaro”) eredità che ha custodito con una buona dose di energia. E di energia Roma ha bisogno come l’acqua nel deserto e nel suo poderoso programma di ben 67 slide (alla renziade) troneggiano le parole e gli impegni sulla coesione sociale il miglioramento dei servizi pubblici e lo sviluppo della città imprenditoriale proiettata sul mondo e che valorizza la sua storia e il suo patrimonio.
Bene ci convince quel cuore rosso LOVE ROME ci convince un robusto curriculum di amministratore in organizzazioni complesse come la Rai e ci piace anche questa sua presenza nella assemblea dei soci fondatori di Italiani Europei, nonché questo suo ritorno nella patria romana dopo anni vissuti all’estero che gli hanno consentito di continuare a parlare e pensare romano ma con una visione che va oltre i sette colli.
Ci fa lustro insomma il padre di ben cinque figli anche a livello internazionale. E poi quando è andato dalla severa Lucia Annunziata ha dato una immagine di uomo capace e sufficientemente sereno, convinto e con quel tanto di audacia che serve.
Non ci piace l’esternazione della zia vetero femminista, nonché attrice comica che lo ha cazziato violentemente e abiurato perché si presenta come un destroso. Ma la zia non ha ancora capito che destra e sinistra non sono più come negli anni ’70 quando lei era comunista – e lì è rimasta -: i programmi dei candidati sono quasi uguali, cambiano le persone e tra una pentastellata gaffeuse, un grigio dem, una agitata sorella italiana neonazista, e altri ancora che non mi vengono neanche in mente…
Bè il pupillo berlusconiano forse sarà anche il nuovo e vincente delfino. Hai visto mai?