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Il pressapochismo di Alessio: “issima” ancora più “issima”.

Quando la politica andava all’Università, un tempo, erano dolori. C’era l’antagonismo che trovava il suo lievito nello studio e nell’approfondimento. Nella dottrina. Le polemiche erano di sostanza e quell’antagonismo sul piano della protesta, dell’opposizione di contenuto, diventava limo che tracimava nella violenza. Nello scontro fuori dalle aule, fisico e duro.
Quell’Italia, l’Italia delle peggio gioventù, si è via via liofilizzata. Prima la Lega e poi il Movimento 5 Stelle hanno incardinato il malcontento, giocando via via al ribasso. Alessio con il suo intervento nell’aula magna dell’Università di Catania non ha mostrato un’Italia di intelletto, giovane e studiosa che non ci sta. Le sue osservazioni sono state il commento dei commenti raccolti sui pochi quotidiani d’opposizione. Poca cosa dunque.
Anche perché Alessio, da siciliano, l’unica cosa che avrebbe potuto dire contro la riforma della Costituzione non l’ha detta e cioè che lui non voterà SI perché con il SI, le regioni a statuto speciale, in particolare la “…issima”, potranno vedere revocata l’autonomia solo a chiedere la revoca sono le regioni stesse. In pratica con il SI la “..issima” sarà ancora più “…issima”.
Alessio è la conferma che il popolo è sempre peggio dei suoi rappresentanti. E così il grillismo porterà l’amministrazione condominiale fin dentro alle Istituzioni. E sarà stata tutta colpa di una borghesia, quella italiana, incapace di essere agglomerato di governo.


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