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L’Europa, l’economia e Confindustria. L’analisi di Brandani

In una lunga intervista rilasciata al mensile di politica economica e attualità, Specchio Economico, Alberto Brandani, presidente di Federtrasporto di Confindustria, illustra la sua visione sulle prospettive di crescita del Paese e del settore dei trasporti.

L’ANALISI DI BRANDANI

Dati alla mano, il prof. Brandani propone una lettura articolata delle potenzialità e di alcune criticità del sistema economico-produttivo nazionale e indica la direzione per cominciare a ripensare in termini “moderni” la politica industriale italiana. I segnali di ripresa dell’economia italiana, la nuova presidenza di Confindustria, la politica industriale, il gap competitivo per le imprese italiane e i trasporti, l’azione del Governo, l’impatto economico di un’eventuale ripristino dei controlli alle frontiere sono i temi al centro delle riflessioni che il Presidente di Federtrasporto ha formulato nell’intervista pubblicata sul numero di maggio della rivista.

IL REPORT CONGIUNTURALE

“La crisi sembra avere allentato la morsa”, dice tra l’altro Brandani richiamando i dati dell’Indagine congiunturale sul settore dei trasporti realizzata da Federtrasporto. “Nel 2015, la nostra economia è tornata a crescere e con essa i trasporti che notoriamente crescono più del Pil quando l’economia tira e viceversa quando arretra”. Occorre, tuttavia, “un concetto moderno di politica industriale che comprenda il manifatturiero, i trasporti e le infrastrutture intese nella loro duplice accezione: materiali e immateriali”.

LA CONFINDUSTRIA DI BOCCIA

A proposito del neo presidente di Confindustria, Brandani osserva che Vincenzo Boccia “ha fatto della concertazione e del dialogo la cifra della sua esperienza associativa”; “il suo il programma è un’organica riflessione di politica economica” diretta a ridurre il deficit competitivo che penalizza le imprese nazionali, anche in termini di svantaggio fiscale e gap infrastrutturale italiano. “Ad alto potenziale di cambiamento per il settore dei trasporti nel suo complesso” definisce Brandani l’attuale stagione di governo, ma si riserva di formulare un giudizio finale quando sarà chiaro il quadro di attuazione complessivo.

L’EUROPA E SCHENGEN

Invitato, infine, a valutare l’eventualità di una sospensione del trattato di Schengen dopo le recenti iniziative austriache riguardanti i controlli al Brennero, Brandani ha commentato che si tratterebbe di “un grande fallimento economico e sociale” dell’Europa. Fallimento che, secondo alcune stime prudenziali, potrebbe causare danni per più di 1,5 miliardi di euro l’anno.

QUI L’INTERVISTA INTEGRALE AL PRESIDENTE DI FEDERTRASPORTO, ALBERTO BRANDANI


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