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L’Inps apre al pubblico i palazzi e le sedi storiche con WelfArte

Tito Boeri articolo 18

Il presidente dell’Inps Tito Boeril apre al pubblico i palazzi e le sedi storiche dell’istituto previdenziale con “WelfArte”. L’appuntamento con l’arte e la storia è fissato per il 21 maggio. A Roma si potrà visitare il palazzo Inps in piazza delle Nazioni Unite, sede della direzione generale dell’istituto, ricco di opere d’arte. A Milano sarà aperta la storica sede di Piazza Missori, a Firenze Palazzo Pazzi, detto anche della Congiura, ad Anagni si potrà ammirare il convitto Principe di Piemonte con la chiesa di San Pietro in Vineis, dove ci sono frammenti di affreschi del XIII secolo, e ad Arezzo il collegio di Santa Caterina.

“Trasparenza vuol dire anche mettere in mostra i propri gioielli artistici”, dice Boeri, ha spiegato “Welfarte”: “Metteremo in mostra una settantina di opere d’arte, molte parlano di lavoro e di previdenza e il nostro compito è anche quello di valorizzare il nostro patrimonio e far sì che venga tramandato”.

Il costo complessivo dell’iniziativa ammonta a 50 mila euro, ma gli allestimenti rimarranno per altre esposizioni che l’istituto intende realizzare in futuro. Il patrimonio artistico ha un valore stimabile in circa 10 milioni, a cui va aggiunto il valore degli immobili: “Nessuno pensi quindi che sia a garanzia delle pensioni: i trasferimenti superano i 400 miliardi, sarebbe del tutto insufficiente”.

A Roma saranno esposti alcuni pezzi delle collezioni Barberini Sciarra di Colonna, come le ‘Nozze di Peleo e Teti’ del Romanelli, da poco restaurato, oltre a dipinti di Guttuso, Francalancia, Dorazio, Dova, Turcato. Grazie alla collaborazione con Eur spa, presieduta da Roberto Diacetti, sarà possibile visitare gratuitamente il cantiere del nuovo centro congressi “La Nuvola”, il Palazzo Uffici e il rifugio antiaereo, l’Archivio centrale dello Stato, il museo preistorico etnografico Luigi Pigorini, il museo delle Arti e tradizioni popolari e il museo dell’Alto Medioevo.

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