Sembrerebbe essere ripartito il mercato dei mutui prima casa complici un abbassamento dei tassi di interesse e le nuove forme di agevolazione fiscale
I dati dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) sembrano parlare chiaro: è ripartito il mercato dei mutui immobiliari. Nel 2015 le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili hanno registrato un incremento del 97,1% rispetto all’anno precedente. Da questi dati sembrebbe che i tassi di interesse più bassi, le nuove forme di agevolazione fiscale stabilite dalla Legge di Stabilità e la semplicità di trovare le soluzioni più convenienti data dai comparatori online come SuperMoney aiuteranno i giovani a chiedere un mutuo prima casa. Ma andiamo a vedere tutti i dati e le novità nel dettaglio.
L’AMMONTARE DELLE EROGAZIONI DI NUOVI MUTUI È RADDOPPIATO
Quando si vanno a vedere nel dettaglio le cifre si intuisce di che proporzioni sia questa ripresa del mercato dei mutui. In tutto il 2015 l’ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stati pari a circa 50 miliardi di euro, nel 2014 furono poco più di 25 miliardi. L’ABI precisa che l’incidenza delle surroghe, ovvero la pratica di trasferire il mutuo da una banca a un’altra, possibile a costo zero dal 2007 grazie alla Legge Bersani, rispetto a questo dato è di circa il 31%. Ma se si fa il confronto con i dati degli anni passati la situazione diventa ancora più chiara: i 50 miliardi del 2015 si scontrano con i circa 20 miliardi del 2013 e del 2012.
Un momento non certo positivo per le banche ha creato la situazione giusta per un abbassamento dei tassi di interesse e, di conseguenza, un’impennata delle domande di mutuo prima casa, rendendo la situazione attuale un buon momento per richiedere un finanziamento di questo tipo.
L’altra grossa novità è la scelta del tipo di mutuo fatta dalla maggior parte delle persone. Più della metà dei mutui erogati nel 2015 sono a tasso fisso, mentre l’anno prima rappresentavano solo il 25%. Forse un altro dato che riflette la poca fiducia che ripongono gli italiani nei confronti delle banche.
LE NUOVE FORME DI AGEVOLAZIONE FISCALE
Le difficoltà che i giovani affrontano nel trovare lavoro e nel mettere da parte risparmi si fanno ovviamente sentire anche sul mercato immobiliare e dei mutui. Il governo è corso così ai ripari aggiungendo nell’ultima legge di stabilità due nuove forme di agevolazione fiscale: il leasing abitativo e l’acquisto “scontato” da costruttori di case energeticamente efficenti.
Il leasing abitativo è un contratto che obbliga l’intermediario o la banca ad acquistare un immobile o a farlo costruire, su scelta e indicazione dell’utilizzatore, al quale viene lasciato a disposizione per un dato tempo e versando un corrispettivo mensile (una sorta di affitto) che deve tener conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto. Alla fine del contratto l’utilizzatore ha la facoltà di acquistare l’immobile a un prezzo stabilito. Utilizzando questa formula, al momento, sono previste delle detrazioni a fini Irpef del 19% per diversi costi:
- I canoni e i relativi oneri accessori, per un importo non superiore a 8.000€;
- Il costo di acquisto dell’immobile alla fine del contratto, per un importo non superiore a 20.000€.
Tutto ciò è possibile per gli under 35 con un redditto complessivo non superiore a 55.000€ al momento della stipula del contratto. Per gli over 35 gli importi massimi detraibili ai fini Irpef vengono dimezzati.
L’altra nuova detrazione riguarda uno sconto del 50% sull’Iva dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, cedute (entro il 31 dicembre 2016) dalle imprese che le hanno costruite.
Per tornare quindi alla domanda iniziale, sembrerebbe proprio un buon momento per accendere un mutuo prima casa: i tassi di interesse bassi e le nuove detrazioni fiscale, soprattutto per i giovani, eleggono il 2016 “anno del mutuo”.