E’ tempo di soluzioni innovative per uscire dal disastro carcerario Quella del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è una proposta di buon senso. Chiunque abbia visitato almeno una volta questi istituti penitenziari sa bene che sono del tutto incompatibili con il dettato costituzionale e con le convenzioni internazionali.
Negli anni abbiamo assistito ai fallimenti dei piani carceri e di qualunque tentativo volto a coniugare l’improrogabile esigenza di ristrutturazione con il reperimento di risorse adeguate, anche private. Il risultato è un carcere ridotto a discarica sociale, per usare un’espressione cara a Marco Pannella.
La vendita preordinata alla costruzione di nuovi edifici, dove la pena detentiva sia privazione della libertà e non già della dignità della persona ristretta, segnerebbe una svolta necessaria.