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Perché gli imprenditori non sono molto ottimisti sulla produzione industriale

Vincenzo Boccia

Il Centro Studi Confindustria rileva un incremento della produzione industriale italiana dello 0,3% in maggio su aprile, quando è stata stimata una variazione di +0,4% su marzo. La variazione congiunturale acquisita per il secondo trimestre 2016 è di +0,3%.

I CONFRONTI

La produzione al netto del diverso numero di giornate lavorative è avanzata in maggio dell’1,5% rispetto a maggio del 2015; in aprile si era avuto un incremento dell’1,4% sullo stesso mese dell’anno scorso. Gli ordini in volume hanno registrato una crescita dello 0,2% in maggio su aprile (+4,8% su maggio 2015), quando erano aumentati dello 0,4% su marzo (-0,4% sui dodici mesi).

LE PREVISIONI

Le valutazioni degli imprenditori sono meno favorevoli rispetto ai mesi scorsi e non lasciano intravedere un’accelerazione dell’attività in estate. L’indicatore di fiducia nel manifatturiero (indagine ISTAT) è diminuito in maggio (-0,6 punti su aprile, a 102,1), annullando l’aumento dei due mesi precedenti. Tra le componenti, sono peggiorati i giudizi sui livelli di produzione (saldo a -12 da -11 di aprile) e sugli ordini totali (a -15 da -14, per il calo di quelli esteri). Sono rimaste invariate, rispetto ad aprile, le attese di produzione e ordini.

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