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Perché il cardinale di Colonia, Rainer Maria Woelki, fa imbufalire l’estrema destra in Germania

L’arcivescovo di Colonia, il cardinale Rainer Maria Woelki, è il prelato più chiacchierato di Germania in questi ultimi giorni. Il motivo? Un video in cui lo si vede prendere posizione contro le proposte di Alternative für Deutschland (Afd), la formazione di estrema destra ha registrato un successo alle recenti elezioni locali.

LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO

Nel mirino di Woelki è finita l’idea di proibire non solo i burqa, ma anche la costruzione di nuovi minareti e moschee sul suolo tedesco in quanto “l’islam è incompatibile con i valori costituzionali della Germania”. L’arcivescovo non è dello stesso parere: “Chiunque denigra – come la leadership di Afd – i musulmani, dovrebbe capire che luoghi di preghiera e moschee sono salvaguardati dalla nostra Costituzione proprio come lo sono le nostre chiese a cappelle. Chi dice ‘sì’ ai campanili deve dire sì ai minareti”.

“L’ISLAM E’ INCOMPATIBILE CON LA COSTITUZIONE”

Qualche settimana fa era stata la vicepresidente di Alternative für Detuschland, Beatrix von Storch, a dire al Frankfurter Allgemeine Zeitung che “l’islam è un’ideologia politica non compatibile con la Costituzione”, ed è per questo che “noi siamo a favore della proibizione dei minareti, dei muezzin e del velo integrale”. La risposta di Woelki non si è fatta attendere: “La religione islamica è compatibile con la Costituzione tedesca come lo sono l’ebraismo e il cristianesimo. Uno – si è domandato retoricamente – dovrebbe piuttosto chiedersi se si può prendere seriamente l’Afd”.

IL MACIGNO DELLA STORIA TEDESCA

Il discorso centrale, ha aggiunto il cardinale ex arcivescovo di Berlino, è che “non c’è alcuna alternativa per la Germania. La libertà di religione nel nostro paese è senza alternative”, e questo perché è la storia del paese a dirlo: “Nessun popolo qui deve essere più marginalizzato o perseguitato per la sua razza, etnia o religione”.

“GLI AUTOPROCLAMATISI SALVATORI DELL’OCCIDENTE”

L’intervento del presule, però, ha subito scaldato gli animi dei contrari. Le radio sono state invase da messaggi contro Woelki, che da più parti è stato definito “un anticristo”. A difenderlo ci ha pensato Ingo Brueggenjuergen, direttore di Dom Radio, emittente cattolica, che aveva ospitato il j’accuse dell’arcivescovo. “Questi autoproclamatisi salvatori dell’occidente cristiano che sono alla ricerca di un Anticristo dovrebbero guardarsi allo specchio”. In ogni caso, ha commentato ironicamente, Woelki è in buona compagnia con Papa Francesco e con i suoi immediati predecessori che hanno definito i musulmani “fratelli nella fede”.

I PRECEDENTI DI WOELKI

Non è la prima volta che l’arcivescovo di Colonia fa parlare di sé per questioni legate ai rapporti interreligiosi o all’immigrazione. Da sempre in prima linea contro la mina rappresentata dalla destra estrema (fece spegnere tutte le luci della cattedrale, nel gennaio 2015, in protesta con una marcia di Pegida), anche in occasione delle violenze dell’ultimo Capodanno chiese calma, condannando la caccia all’immigrato.

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