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Roma una Traviata pazzesca

C’è una foto che ritrae Giachetti e la Boschi tutti allicchittiati per la Traviata davanti al Teatro dell’Opera di Roma. La foto non farà prendere più voti al primo alle comunali di Roma, né più SI all’imminente referendum di Ottobre alla seconda.
Non è un caso che l’unico tra i candidati sindaco di Roma, che al Teatro dell’Opera ci sarebbe potuto andare senza sembrare posticcio, ovvero Alfio Marchini, si è guardato bene dal farlo visto che il potere è in mano a pochi ma i voti dei borgatari, che per arrivare al teatro dell’opera devono cambiare 4 urbani scassati, sono tanti.
Non saranno passate neanche ventiquattrore che Giachetti era sul palco dei Radicali a Pizza Navona a rendere omaggio a Marco Pannella. Da Rita Bernardini a Kim Kardashian, mizzica, c’è una bella differenza. Coscioni e coscioni, va. L’amore libero e il futtisterio.
La Boschi, invece, abbandona le polemiche partigiane e si butta tutta nel Risorgimento. W Verdi, e dunque alla Traviata. Costituzionalista d’eccezione, Monica Bellucci che quanto a Costituzione è, in effetti, messa bene, e quanto a Risorgimento fa resuscitare pure i morti.
Non poteva poi mancare all’evento più culturale e più mondano della capitale Giovanna Melandri, la Connie Corleone del PD. Omaggio a Coppola padre, in sala ad applaudire Coppola figlia.

Dalle Coppole alle caccole e agli scatarri da centro geriatrico ecco che tutti i mondani che al Teatro dell’Opera non sono riusciti a entrare, esclusi dal troppo glamour, erano al Maurizio Costanzo Show. Al tutti contro uno con Simona Ventura. La prima fila vedeva una di fianco all’altra Vladimir Luxuria, Rita dalla Chiesa ed Eva Henger. Insomma gli ircocervi delle conquiste liberali, libertarie. Dal laico al laido.



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