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Tutti gli effetti dei ballottaggi su Pd, M5s e centrodestra

Virginia Raggi

Due settimane fa, dopo il primo turno delle elezioni, scrivevo:

  1. Il PD può solo che da perdere
  2. Il Movimento 5 Stelle può fare il colpo grosso
  3. Il centrodestra deve sperare in Milano
  4. Salvini perde su tutta la linea

Dopo i ballottaggi l’analisi rimane molto simile.

IL PD RENZIANO FA FATICA

Se due settimane fa scrivevo che era Renzi che non riusciva a convincere più la gente, tanto che gli stessi candidati, l’avevano pregato di non farsi vedere, i ballottaggi ci confermano che è il modello di Pd riformistico e moderno renziano che sta facendo fatica. A mio avviso Torino lancia un messaggio molto importante. Di certo Fassino non si può definire un renziano ma, osservando da fuori la città, ho la sensazione che i torinesi abbiano detto no ad una Torino che stava diventando la piccola gemella di Milano. Stazioni avveniristiche, grattacieli bancari o eco-frendly sono stati bocciati dai cittadini. I Torinesi confermano di essere di sinistra proprio votando per Appendino. La nuova sindaca, come sottolinea anche il “Sole24ore”, propone un rilancio low-cost e più sociale della città, una volta lo si sarebbe definito socialista o persino comunista.

BUONA FORTUNA M5S

Il Movimento 5 Stelle non vince solo a Roma, dove era abbastanza prevedibile, ma anche a Torino. Il centrodestra aveva deluso e amministrato male la città, il PD ancora peggio, tanto vale provare la terza alternativa. Volendo, anche a Roma si riscontra una scelta di sviluppo low-cost della città proprio come a Torino. Soprattutto inizialmente Raggi era, infatti, sia contro lo Stadio della Roma, sia contro la realizzazione delle Olimpiadi. Il Movimento conquista inoltre 19 comuni dei 20 dove era in ballottaggio. A mio avviso è stato molto importante puntare su figure moderata (basta con il Grillo urlante) che, come abbiamo visto, sono piaciute anche a destra. Incrocio davvero le dita che soprattutto Roma possa vivere una fase di rinascita.

CHI È CAUSA DEL SUO MAL…

..pianga se stesso dice il detto. Il Centrodestra se la giocava solo a Milano, e fino alla fine ci si è sperato. Milano come città rappresenta quello che un centrodestra popolare e liberale dovrebbe essere. Un connubio tra tradizione e modernità, un partito orientato al futuro che non dimentica le proprie origini. Il centrodestra moderato ed equilibrato di Parisi ha vinto e da lì si dovrebbe ripartire. Milano a parte il centrodestra ha mostrato tutta la propria inesistenza. Una coalizione e partiti litigiosi, senza progetti ne visioni. Dispiace che invece di comprendere la sconfitta e fare “mea culpa” i politici del centrodestra siano più impegnati a mettere in cattiva luce Renzi. Anche in vista del Referendum si sta facendo una battaglia contro qualcuno invece che per qualcosa. Così non si va da nessuna parte.

SALVINI TREMA

Un crollo totale della figura di Salvini. Da candidato leader di tutto il centrodestra a leader di un partito in difficoltà. La Lega non solo non riesce a scendere sotto la Toscana, imbarazzanti i risultati di “NOI con Salvini”, ma perde anche roccaforti storiche come Varese. Salvini capolista a Milano prende ben poche preferenze e anche Maroni sembra sparito. Chi invece canta vittoria è Luca Zaia, che nella sua Veneto, tramite una campagna dai toni ben diversi da quelli salviniani, conferma e conquista nuovi comuni. Da un analisi della base leghista la sua fama è estremamente elevata e questo nonostante la ben poco presenza televisiva rispetto al Matteo milanese. Salvini deve dunque ora stare attento, persa la possibilità di diventare Leader del centrodestra rischia ora addirittura la leadership leghista.

Dal Movimento 5 Stelle che ha tanto da fare per dimostrare di poter amministrare due grandi città agli altri partiti che si ritrovano a raccogliere i cocci, mi pare che tutti abbiano da lavorare!

VIVA LE DONNE

Permettetemi un appunto. Che bello vedere un successo così forte delle donne. Non solo Roma e Torino ma anche Savona, Carbonia ma anche Milano con il successo di Gelmini e ancora Roma con Meloni. Finalmente!


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